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parmalat de' paperoni

Posted by Max on 17:41
nel processo parmalat si viene a sapere che "mancano" 3,9 miliardi di euro che dovevano stare alla bank of america.
faccio un rapido conto: sono circa 7.800 miliardi di lire. provo a immaginarmeli, foglio sopra foglio, davanti a me. sono 78 milioni di fogli da 50 euro, 780mila mazzette da 100 fogli da 50 euro ciascuna. roba da forziere di paperon de' paperoni.
chi se li sarà presi? dev'essere senz'altro più d'uno, perché anche a volercela mettere proprio tutta, come fa uno solo a pensare di spendere e godersi 4 miliardi di euro?

e poi penso a tanzi che dichiara che lui è a posto con la coscienza. ah, lo sarei anch'io, scherziamo? con 4 miliardi di euro spariti e probabilmente almeno in parte a disposizione, hai voglia gli avvocati che puoi pagarti per non finire mai in galera. e quindi, sonni beati! naturalmente rimane il mistero di tutti quelli che sono stati truffati, raggirati, inchiappettati. in altri luoghi un tipo come tanzi sarebbe finito appeso per le palle dal furore dei trombati, da noi può dichiarare che si sente a posto con la coscienza. viva l'italia.

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il mio amico tommaso...

Posted by Max on 18:15
... anche lui conosciuto quando lavorava a heidelberg e successivamente rientrato in italia, mi scrive:

Lasciare le cose come stanno in questo momento, sarebbe un guadagno notevole. Il governo passato purtroppo non lo ha fatto.. in fondo mi frega poco delle leggi che ha fatto per far guadagnare soldi agli amici. Questo forse lo faranno anche gli altri. Forse anche gli altri non daranno i soldi per la ricerca.

Quando invece si distrugge una delle migliori costituzioni europee facendola diventare un papocchio vergognoso, mi preoccupo. Quando si distrugge il sistema giudiziario e lo si attacca screditandolo perché comodità personali, mi preoccupo. Quando si fanno condoni e pagare le tasse diventa un optional per molti, mi preoccupo.

Devo ancora leggere il tomo del programma.. lì dentro ci sono proposte.. so che non ci sono proposte che mi piacerebbero, ma è una coalizione. Il tomo è grosso, ma si contrappone al fare la campagna elettorale sul niente, o sugli slogan.

Tra le altre cose che il sistema sociale non sia un fardello è un anno almeno che lo dicono a sinistra, e che dicono anche che pagare le tasse serve a mantenerlo.

Forse Danila è ingenua, ma non è la sola.Anche tu, che pensi che il mondo possa cambiare da un giorno all'altro, mi sembra che pecchi di ingenuità. In Italia bisogna cambiare una tendenza che è quella del menefreghismo e dell'essere furbi, creare un senso civico. E non si fa non andando a votare, anche perché, anche se tu non lo fai per quello, viene preso
come "disinteresse" e qualunquismo. Io comunque penso
che certa sinistra sia differente dalla destra di Berlusconi. E vado a votare.


e io gli rispondo!

sfatiamo subito alcune inesattezze. io non ho detto che il processo di ri-sensibilizzazione sarà o può essere breve. al contrario, sono cosciente che si tratta di un processo lungo. Sono anche convinto che berlusconi abbia addormentato l'italia, fatto male al paese, non c'è dubbio. non sono diventato di destra o berlusconiano (leggasi rincoglionito) tutto d'un botto.

però! - e spero che tu capisca il mio "point"! - permettimi di fare un paio di considerazioni.

forse tu sei troppo giovane per ricordare, ma negli anni 70 e 80 pareva (era la cultura di sinistra di allora) che se continuava a vincere la dc cascasse il mondo. la dc ha continuato a vincere e il mondo non è cascato. siamo ancora qui. negli anni 90 pareva che se vinceva berlusconi dovesse cascare il mondo. berlusconi ha vinto, e siamo ancora qui. stiamo peggio (e su questo non ci piove), ma siamo ancora qui. dunque la lezione è: sdrammatizziamo, perché drammatizzare è caratteristica tutta italiana-mediterranea, e non aiuta. l'esperienza all'estero dovrebbe essere servita a qualcosa anche a te, per quanto non ti sia magari interessato alla politica tedesca...

siamo ancora qui, e stiamo peggio. su questo siamo d'accordo. ma la responsabilità di chi è? guarda che la gente che governa è stata votata da una maggioranza. risicata? fuorviata o addormentata dalle televisioni? forse. pur sempre maggioranza è. allora qui si deve operare un primo profondo cambiamento nella cultura (anche di sinistra): la maggioranza si rispetta! e deve - of course - assumersi la responsabilità di ciò che accade. basta con le storie che se vince uno si muore. odio quando lo fa berlusconi, non capisco perché devo tollerarlo in senso opposto.

vogliamo lanciarci in un'analisi dell'elettorato italiano? presto fatto. in italia c'è - da sempre - una minoranza di una sinistra variegata, e una maggioranza che è composta di gente che fa il proprio tornaconto (retaggio delle invasioni multinazionali dei secoli passati che ci ha privati di un orgoglio nazionale, e non sono io a dirlo ma storici titolati), un elemento trasversale cattolico che è da sempre allergico alla sinistra e cosiddetto "moderato" (che guardacaso anche il centrosinistra tenta di catturare al prezzo di perdere la propria identità, perché ha capito che se non beccail centro non vince neanche al totocalcio), e da un tessuto produttivo in larga parte costituito da piccola imprenditoria, leggasi conservatore. tira tu le somme. se dal dopoguerra in poi abbiamo avuto solo coi governi prodi/d'alema un paio d'anni di governo di sinistra, un motivo ci sarà. e bada bene: quel "popolo" conservatore è fondamentalmente lo stesso popolo che andava alle adunate oceaniche di mussoliniana memoria, e che dopo il 25 luglio 1943 stracciava le tessere e dichiarava di non essere mai stato fascista!

se vuoi la mia opinione, l'italia non avrà MAI un governo riformatore di sinistra, non per un lungo periodo. e in questa analisi politica rientra anche la pessima abitudine (storica, non solo italiana) della sinistra di essere litigiosa e perennemente divisa tra massimalisti, minimalisti, anarchici, snob. ti basti ricordare chi ha fatto fuori prodi.

veniamo a oggi. tanto la coalizione di destra quanto quella di sinistra, e non importa con quale legge elettorale, sono composte da una costellazione di partiti più o meno piccoli, con tendenze diversissime fra loro (pensa a an e lega, pensa alla margherita e rifondazione). sono sempre, tutte, bombe a orologeria, destinate alle risse interne, e soprattutto ai ricatti da parte dei partiti più piccoli. di nuovo, la lega che fa cadere berlusconi, rifondazione che seppelisce prodi.

una coalizione è migliore dell'altra? la lotta all'evasione, la ricerca... tutto giusto. ma a conti fatti? ad esempio, c'è un programma politico che si occupi dell'abolizione del signoraggio? sai di cosa parlo? digita quella parola su google e vedi che documenti compaiono. se hai tempo e voglia, leggine qualcuno...

lo sai che il signoraggio significa il potere delle banche, significa l'immenso debito pubblico di TUTTO l'occidente? ne parla qualche politico? la gente è informata? ho passato capodanno a casa di un amico comunista, con un gruppo di suoi amici. tutti comunisti. manco uno (!) che sapesse cos'è il signoraggio e i milioni di motivi per cui andrebbe abolito e nessuno che lo voglia abolire. non sto scherzando, quando ho detto "signoraggio" quelli pensavano che esistesse un "signor Aggio". ti rendi conto? eppure, abolire il signoraggio significherebbe sollevare il paese dal cappio del debito pubblico. risorse immediatamente disponibili per i servizi, le pensioni, la ricerca...

per farla corta, io ho fatto il salto. non mi basta più la vittoria di bandiera. vince il centrosinistra invece che il centrodestra. e allora? io voglio che mi dicano che faranno una legge per buttare fuori dal parlamento TUTTI i pregiudicati. voglio che aboliscano il signoraggio alle banche private! voglio che abbiano il coraggio di dire che lo stato e la chiesa sono due entità che possono convivere ma non sono la stessa cosa (e qui sono davvero minimalista). voglio che il conflitto d'interessi venga risolto d'imperio secondo la legge. e vatti a vedere zapatero e l'intervista a petruccioli, poi dimmi se quello è un legittimo rappresentante del centrosinistra, ostia!

apri gli occhi, tommaso: sono le due facce della stessa medaglia. i problemi VERI non li toccano. e sai perché non li toccano? perché sono "impopolari", ovvero non gli fanno pigliare i voti. nel caso del signoraggio, non ne parla nessuno perché chi tocca muore nel vero senso della parola. qualche mese (mese, non anno, mese!) dopo che j.f. kennedy ha abolito il signoraggio negli stati uniti lo hanno fatto fuori a dallas. non un pirla qualsiasi come calderoli, jfk!

conclusione: se uno non tocca i problemi veri perché altrimenti lo fanno fuori, fisicamente o politicamente, vuol dire che i voti gli servono per farsi eleggere e basta. poi basta scorrere l'elenco dei privilegi dei parlamentari per capire che farsi eleggere è di per se stesso un ottimo affare. e allora secondo te io devo prendere parte a un gioco in cui non vinco mai?

ultima considerazione: se i problemi veri rendono impopolari, allora vuol dire che la gente, il cosiddetto popolo, o non ne vuol sentir parlare, o gli pare un cambiamento troppo rivoluzionario... in ogni caso va a votare. vince la destra? amen, ce la siamo voluta. leggi i giornali? è di oggi la notizia che il 37% degli italiani vorrebbe poter andare a vivere all'estero. i dati disaggregati dicono che a desiderarlo maggiormente sono: elettori del centrosinistra, diplomati, laureati. più il livello scende, o più ci si sposta a destra, e meno voglia di andarsene viene espressa.

tu trai le tue conclusioni, io traggo le mie. però sappi che io rispetto la tua voglia di andare a votare e la considero una posizione legittima. altrettanto legittima è la mia convinzione che votare in questo momento non serva a cambiare granché, e che tornerò a votare solo quando potrò premiare qualche politico per l'opera svolta, non per dargli una delega in bianco. a me pare più produttivo così.

del resto, prova a pensare cosa succederebbe se a votare andasse solo diciamo il 40 percento degli italiani. non sarebbe una forma finale - e non violenta - di rivoluzione, per dire a quella gentaglia che non ci rappresenta? se non sono capaci di cambiare in meglio da soli, bisognerà pure aiutarli. o no?

per il resto, il fatto stesso che stiamo parlando, discutendo, scambiando opinioni è un fatto positivo. su questo almeno spero siamo d'accordo.

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la mia amica danila

Posted by Max on 15:53
danila è un'amica che ho conosciuto a heidelberg e che ora è tornata a stabilirsi in italia. gentile, simpatica, carina, intelligente. insomma una bella persona - che odia quando mi ingabolo e la chiamo daniela invece di danila. ecco: danila! danila! danila! ('spetta che ricontrollo se ho fatto errori...)

ieri danila (!) mi ha mandato una mail per partecipare a una iniziativa volta a conoscere la percezione di milano da parte degli italiani all'estero, per poi inoltrarla a un politico che non conosco. iniziativa lodevole.

io le ho risposto rimandandola al mio blog. lei ci ha dato un'occhiata e poi mi ha scritto dicendomi che vedo tutto nero, che sono pessimista, che l'italia secondo me è un paese finito e chiedendomi dove siano le proposte a parte il non scegliere dell'astensione.

io credo che l'astensione abbia una dignità quando è una scelta e non puro disinteresse. in italia gli astensionisti elettorali sono ignorati tranne quando si tratta di far fallire i referendum, eppure sono un numero consistente. degli altri non so e non mi sento di rappresentare nessuno, però io la mia scelta per le prossime elezioni l'ho fatta per motivi precisi e non qualunquistici: non voglio firmare deleghe in bianco a gente che poi non cambia niente. mi sono convinto che in questo momento, con questo sistema (e non mi riferisco solo al sistema elettorale, maggioritario o proporzionale cambia poco) e in questo contesto sociale il voto a uno qualsiasi dei partiti e dei politici non serve praticamente a nulla.

credo che si debba tornare a parlare, a informare, coinvolgere. bisogna uscire dalla narcosi - non solo ma soprattutto berlusconiana - e far capire che ci sono proposte, alternative, che la solidarietà non è il contributo a fondo perduto di uno stato ma un impegno personale, un atteggiamento verso il prossimo e la collettività. che la delega politica è utile quando viene utilizzata per la polis e non per il tornaconto personale o di lobby.

io sostengo che non ci sono molti modi per cambiare le cose. o i politici si auto-riformano, e mi pare che siano anni luce da questa ipotesi anche perché bisognerebbe spedirne a casa un bel po', oppure con un processo lungo si riesce a far uscire la gente dall'ipnosi. oppure si attende che le cose si siano messe talmente male che il numero di coloro che non ce la fanno più salga al punto tale da far scoppiare una rivoluzione. la terza ipotesi non mi pare plausibile, né augurabile. le rivoluzioni spargono sangue, sarebbe meglio non arrivarci. e poi l'italia conta troppi cattolici anche fra le classi più povere, troppi piccoli imprenditori. per non parlare del fatto che una rivoluzione ha bisogno di teorici e leader, e in italia non ne vedo: mi sforzo ma non riesco a vedere veltroni o rutelli guidare il popolo armato. con buona pace delle scemenze da venditori ambulanti di berlusconi e degli italoforzuti riguardo al fantomatico pericolo rosso.

insomma, cara danila, niente rivoluzione e niente auto-riforma. e tu vuoi votare per qualcuno che terrà le cose come stanno? fai pure. ammiro il tuo entusiasmo e secondo me sei un po' ingenua (dio come mi manca l'ingenuità), ma la tua opinione e la tua tensione sono rispettabilissime. proprio come le mie.

abbracci.

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ossequi, marchesa

Posted by Max on 17:35
franz beckenbauer, chi se lo ricorda? regista e capitano della nazionale tedesca ai mondiali del messico, quelli della strafamosa italia-germania 4-3. allenatore della nazionale tedesca vincitrice del maledetto mondiale di italia 90. pezzo grosso, grossissimo del bayern monaco nonché influentissimo pezzo grosso della federazione calcio tedesca nonché organizzatore del mondiale di quest'anno. insomma un mostro sacro.

il signor beckenbauer è stato beccato mentre viaggiava a 70 km orari in una zona con limite di 30. fermato dalla polizia, la legge tedesca prevede multa, punti sulla patente, e ritiro della medesima per un mese. un mese senza macchina, senza guidare. è capitato anche a me nel 2000 per un semaforo rosso saltato involontariamente. non c'è stato nulla da fare. ho comprato una bicicletta e ho restituito la patente per un mese, scegliendo io il mese in cui mi creava meno problemi. una comodità nella scomodità.

ma tornando a bomba, al signor beckenbauer i due poliziotti han pensato di far un bel regalo facendo sparire le tracce dell'infrazione e lasciandolo andare a fare le sue cose importanti per il circo pedatorio. non ci sarebbe nulla di strano, tutto il mondo è paese. in italia magari avrebbero avuto un posto allo stadio per la finale o anche solo per una partita del girone eliminatorio. o anche no, un semplice ossequio al potere.

capita però che i due poliziotti ossequiosi non siano stati capaci di far sparire proprio tutto, e così sono stati incriminati, processati, condannati a 8 mesi e prossimamente si discuterà se uno dei 2 potrà ancora lavorare al servizio dello stato. in italia manco si riesce a condannare un carabiniere che ammazza un dimostrante, celerini che allestiscono un campo di concentramento con annesse torture... siamo sicuri che sia la stessa europa?

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sentenze e vibratori

Posted by Max on 17:20
il consiglio di stato ha deciso che il crocifisso (che è inequivocabilmente un simbolo religioso, confessionale) deve restare nelle aule scolastiche in quanto esprime "valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello stato".

mi pare che la logica sia alquanto contorta, rovesciata. io non la comprendo. faccio un esempio: in un convento di clausura si fa voto di castità. forse che per rimarcare la castità di un convento vogliamo sistemare qua e là un po' di vibratori, riviste pornografiche, organizzare qualche festino con rocco siffredi? in fin dei conti, la castità è - a detta loro - un altro modo non meno intenso di amare. e allora dov'è il problema? sempre di amore si tratta, no?

comunque capisco il consiglio di stato. con l'aria che tira, a rimuovere crocifissi dai luoghi pubblici o comunque a far dispiacere a qualche tonaca si viene certamente linciati dai politichini ammanicati col clero, spolpati dai mezzi di comunicazione asserviti, e emarginati professionalmente.

tiriamo a campà.

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revisionismi

Posted by Max on 16:18
ero in seconda media quando la mia insegnante di matematica sostenne, di fronte a noi ragazzini di undici o dodici anni, che i partigiani che condussero l'attacco di via rasella a roma altro non erano se non vigliacchi e assassini. vediamo un po': vigliacchi perché piazzarono una bomba, con una tecnica di guerriglia oggi ben nota, che non li esponeva direttamente faccia a faccia col nemico. assassini... non ho mai capito esattamente se li considerasse assassini perché avevano ucciso "inermi" soldati tedeschi o perché li ritenesse moralmente responsabili della rappresaglia dei nazisti.

per chi non ricordasse gli eventi, durante la seconda guerra mondiale, dopo che nei territori occupati dai tedeschi cominciarono gli atti di sabotaggio da parte della resistenza, hitler emanò direttive di rappresaglia secondo le quali per ogni soldato tedesco ucciso dovevano venire uccise dieci persone. lo zelo dei militari tedeschi non badava per il sottile, e ritenendo che la resistenza trovasse appoggio fra la popolazione civile, gli atti di rappresaglia portarono a barbari eccidi di civili in molte parti d'europa. la rappresaglia all'attacco di via rasella portò dritto alla strage delle fosse ardeatine.

tornando alla mia vecchia insegnante di matematica, seconda media per me significa 1977. stante che l'anno successivo quell'insegnante andò in pensione, si può supporre che quell'insegnante avesse nel '77 un'età compresa fra i 55 e i 60 anni. ovverosia nata fra il 1917 e il 1922. se quella donna fosse fascista per convinzione, o se fosse semplicemente vittima di un ventennio di educazione dittatoriale io non saprei dire. certo che la domanda è semplice: che si doveva fare? affrontare i tedeschi a viso aperto significava suicidarsi. bisognava piegarsi alla violenza delle leggi di rappresaglia e obbedire all'invasore? una posizione di apparente buonsenso teso a salvaguardare possibili vittime innocenti dalla furia vendicativa dei tedeschi o forse l'opinione di quella donna intendeva maliziosamente instillare il dubbio e il disprezzo per chi aveva combattuto per la libertà dai nazi-fascisti? non c'è dubbio infatti sul fatto che la responsabilità dell'uccisione di innocenti stia dalla parte di chi diede gli ordini e di chi tirò il grilletto.

tutto questo preambolo per arrivare al concetto chiave: la storia come sequenza di eventi è già il prodotto di una manipolazione umana. nei libri di storia si cita questo e si tralascia quello, e questa è già un'operazione politica. l'interpretazione di quanto esperito nel passato e fissato nei libri di storia è materia estremamente manipolabile, basti osservare come il giudizio riguardo a questo o a quell'evento assuma un accento o una fisionomia completamente diversa a seconda del periodo storico.

se, poi, esistono argomenti particolarmente scottanti e attuali di valore storico, e soprattutto in concomitanza con prossime elezioni, ecco che il fuoco e le fiamme della polemica divampano alte. fra sei mesi o sei anni tutto avrà una connotazione diversa.

si può esportare la democrazia sulla punta delle baionette? o non è piuttosto una conquista che comporta elaborazione e lotta all'interno di uno stato, di una civiltà? la cosiddetta democrazia occidentale è il frutto di un processo che parte dalla grecia antica, passa per l'impero romano, il rinascimento, l'illuminismo, la rivoluzione francese e napoleone, la rivoluzione industriale, la nascita del socialismo, le lotte operaie. grosso modo tremila anni di storia. esiste un corrispettivo per il mondo islamico che giustifichi la presenza dello stesso tipo di democrazia?

pare che sia un delitto esprimere opinioni: gli americani hanno invaso un paese terzo, l'iraq. la propaganda vuole che lo scopo dell'invasione fosse la destituzione di un tiranno molto insanguinato. ma basterebbe citare il fatto assodato che quello stesso tiranno è stato per anni foraggiato e armato dall'occidente per mettere a nudo la balla ipocrita. che non è l'unica, naturalmente. false le presunte connessioni dell'iraq con al qaeda, falsa la presenza di armi di sterminio di massa. falsa e inconsistente la promessa di esportare la democrazia (dov'è la democrazia nelle dittature saudita e pakistana, per esempio? per non parlare dei diritti delle donne). vera, invece, la presenza del petrolio, la necessità del quale - per stessa ammissione dell'attuale presidente degli stati uniti - rende gli usa dipendenti come un drogato dall'eroina. vero che l'iraq aveva convertito le riserve monetarie da dollaro a euro e che questo rappresenta una minaccia enorme per l'economia americana. vero che l'invasione dell'iraq è stata pianificata a tavolino e attendeva un casus belli il quale, non arrivando, è stato inventato di sana pianta, anche in modo piuttosto raffazzonato e dilettantesco. vero che pur di occupare l'iraq l'amministrazione americana non ha esitato a calpestare il diritto internazionale e l'onu. per tacere del fatto che il regime di saddam era un regime laico, mentre ora quel paese è terra di conquista per quello stesso fanatismo religioso che nei presupposti si vuole sconfiggere con l'insensata "guerra al terrore". si può obiettare che essere uccisi dal laico saddam o da un fanatico religioso poco cambia, ma per lo stesso motivo poco o nulla cambia fra il venire uccisi da un dittatore politico come saddam, da un fanatico religioso come al zarqawi, ma anche da un presunto presidente democratico come bush. la morte è sempre morte, e non mi pare che il fosforo bianco dei marines sia meno letale del gas della guardia repubblicana.

alla luce delle citate e incontrovertibili verità e falsità, gli stati uniti sono a tutti gli effetti un paese invasore in una guerra di aggressione. chi li combatte sul territorio iracheno, pertanto, non è definibile come terrorista bensì come guerrigliero in una guerra di liberazione. poi si può discutere sul metodo, ma non sulle responsabilitá che sono nette e ben delineate.

il governo berlusconi, pur contro l'opinione di una forte maggioranza della popolazione, ha deciso di spedire militari italiani in supporto all'invasione dell'iraq da parte degli stati uniti. se i militari italiani sono stati esposti agli attacchi dei partigiani iracheni, la responsabilità è di chi ha scatenato quella guerra ingiusta e di chi ha deciso di parteciparvi per puro tornaconto economico (i contratti petroliferi) e politico (la ruffianeria con il presidente americano).

nascondere la verità, impedire che i fatti vengano detti e le responsabilità accollate a chi di pertinenza, e - anzi - additare come terroristi coloro i quali combattono per liberare il proprio paese o altro non fanno che esporre dati assodati e - ripeto - incontrovertibili, è un'operazione degna di quei fascisti che desideravano e ancora oggi desiderano far passare i partigiani di via rasella per dei vigliacchi assassini. significa rovesciare la responsabilità politica e storica degli eventi.

personalmente non mi stupisce che in questa operazione siano impegnati ex o neofascisti, berlusconi o fini, la mussolini o rauti, perfino casini e quegl'imbecilli di rutelli, veltroni e d'alema. da bertinotti, invece, mi aspettavo qualcosa di diverso. almeno la difesa - anche in periodo di campagna elettorale! - del diritto di pensare liberamente. invece... fini accusa ferrando di essere un criminale, bertinotti ritira la candidatura di ferrando. forse la voglia di una poltrona?

compagno bertinotti, attento a non stare troppo dalla parte della verità e di non dispiacere troppo alla destra. potrebbe anche finire che non diventi presidente della camera dei deputati.

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caro centrosinistra, io mi asterrò

Posted by Max on 17:07
questo governo ha stanziato novanta milioni di euro per il belice, zona terremotata nel 1969. ma neanche hiroshima dopo l'esplosione nucleare... che dire? non c'era certo necessità di questo per rendersi conto che il governo di questo berlusconi così anti-politico, così contro la "vecchia politica" alla fine fa esattamente le stesse cose che faceva la dc. mi chiedo: e i cari prostituti leghisti di questa nerchia, che le sparavano grosse contro l'assistenzialismo, non hanno niente da dire?

ad ogni modo parlar male di questo governo e della gentaglia che ne fa parte è come sparare sulla croce rossa. non per questo è meno giusto farlo, poiché se le merita tutte, ma oggi scrivo per mettere nero su bianco una decisione presa molto soffertamente, e riguarda come voterò alle prossime elezioni.

alle prossime elezioni non andrò a votare, giurin giurello e doppia croce sul cuore.

per un quarto di secolo ho sperato che le cose cambiassero. se sono cambiate, lo sono in peggio. invece della dc abbiamo forza italia. i fascisti sono al governo, nella lega e in alleanza nazionale. i ds sono tutto tranne che un partito di sinistra, gli ultimi non li difende nessuno. forse il volontariato, di certo non una visione e un progetto politico. tutti a caccia del centro che è abituato al tornaconto personale, alla scarsa solidarietà, all'evasione fiscale, andandosi poi a confessare dal prete se proprio ha questo sprazzo di ipocrisia che preme. il centro che non vuole cambiare. come fai a essere contemporaneamente un partito che vuol cambiare le cose e a farti votare da chi cambiare non vuole?

e io, che ho sempre votato per l'alternativa, per la sinistra, mi sono scassato i maroni. non basta essere contro berlusconi per dirsi alternativi o di sinistra. bisogna avere progetti, la volontà e la capacità di realizzarli. ammesso e non concesso che berlusconi venga davvero sconfitto alle elezioni: e poi? dove sono i programmi? quali garanzie che verranno perseguiti? quali garanzie che non ci sarà un'altra bicamerale, fallita e bellamente seppellita (insieme alle responsabilità politiche personali) con un'ammissione di avere sbagliato?

siamo sull'orlo del baratro, io che sto all'estero e torno in italia quattro o cinque volte all'anno forse me ne rendo conto meglio di chi vive in italia full immersion. ci vuole un cambiamento, altro che la strizza di sentirsi accusare di essere come zapatero. come se venirgli paragonati fosse un'offesa, per inciso. quali progetti per il lavoro, l'energia, le fonti rinnovabili, la ricerca, l'informazione, il conflitto d'interessi, l'economia, la difesa della laicità dello stato? quali garanzie che la coalizione non comincerà a litigare, continuando per tutto il tempo in cui dovesse governare? i pregiudicati, di qualsiasi partito, vanno lasciati o buttati fuori dal parlamento. l'europa, il mondo ci ride dietro. altro che settima potenza industriale. gli sconfitti, i trombati, i condannati: gente che deve ritirarsi o fatta ritirare. non è possibile che ci sia una casta che vuole e riesce a stare in parlamento trenta, quarant'anni. piramidi della politica, roba che non se ne va mai! se siete sconfitti politicamente, assumetevene la responsabilità e ritiratevi. oppure non vi ritirate e allora o non contate un cazzo o siete degli irresponsabili (e mi pare che la situazione dell'italia corrobori molto questa ipotesi), nel qual caso perché dovrei votarvi? cioè io dovrei rendermi complice di un sistema che permette a qualcuno di combinare disastri, scandali, collusioni con la mafia, prendere tangenti, insomma di rovinare l'italia senza pagarne mai le conseguenze? ma dovrei essere proprio un imbecille totale!

dicano chiaramente cosa faranno riguardo al tema della pace. saranno per la pace o staranno con gli stati uniti in iraq? perché entrambe le cose non è possibile averle nonostante i contorsionismi politici. amenoché non vogliano essere come berlusconi. ma in quel caso sarebbero solo la brutta copia, e allora tanto vale votare per l'originale.

insomma quello che ho visto quando ha governato l'ulivo è stato positivo all'inizio, nonostante i sacrifici che erano comunque necessari per entrare in europa, e una tragedia greca alla fine, da quando quei coglioni di d'alema e bertinotti han creduto di essere i furbetti del parlamentino. il bilancio non è positivo. quello che vedo ora non mi piace e mi sembra la premessa per una sconfitta elettorale o comunque per un governo del barcamenarsi, ovvero l'ultima cosa di cui l'italia ha bisogno. e io cambiali in bianco non ne firmo più. prima mi fanno vedere di cosa sono capaci, poi li voterò se mi avranno convinto. per cui a queste elezioni li punisco tutti privandoli del mio voto, poi ne riparleremo quando sarà il momento, valutando i risultati del periodo da qui alle lezioni successive.

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