... anche lui conosciuto quando lavorava a heidelberg e successivamente rientrato in italia, mi scrive:
Lasciare le cose come stanno in questo momento, sarebbe un guadagno notevole. Il governo passato purtroppo non lo ha fatto.. in fondo mi frega poco delle leggi che ha fatto per far guadagnare soldi agli amici. Questo forse lo faranno anche gli altri. Forse anche gli altri non daranno i soldi per la ricerca.
Quando invece si distrugge una delle migliori costituzioni europee facendola diventare un papocchio vergognoso, mi preoccupo. Quando si distrugge il sistema giudiziario e lo si attacca screditandolo perché comodità personali, mi preoccupo. Quando si fanno condoni e pagare le tasse diventa un optional per molti, mi preoccupo.
Devo ancora leggere il tomo del programma.. lì dentro ci sono proposte.. so che non ci sono proposte che mi piacerebbero, ma è una coalizione. Il tomo è grosso, ma si contrappone al fare la campagna elettorale sul niente, o sugli slogan.
Tra le altre cose che il sistema sociale non sia un fardello è un anno almeno che lo dicono a sinistra, e che dicono anche che pagare le tasse serve a mantenerlo.
Forse Danila è ingenua, ma non è la sola.Anche tu, che pensi che il mondo possa cambiare da un giorno all'altro, mi sembra che pecchi di ingenuità. In Italia bisogna cambiare una tendenza che è quella del menefreghismo e dell'essere furbi, creare un senso civico. E non si fa non andando a votare, anche perché, anche se tu non lo fai per quello, viene preso
come "disinteresse" e qualunquismo. Io comunque penso
che certa sinistra sia differente dalla destra di Berlusconi. E vado a votare.e io gli rispondo!
sfatiamo subito alcune inesattezze. io non ho detto che il processo di ri-sensibilizzazione sarà o può essere breve. al contrario, sono cosciente che si tratta di un processo lungo. Sono anche convinto che berlusconi abbia addormentato l'italia, fatto male al paese, non c'è dubbio. non sono diventato di destra o berlusconiano (leggasi rincoglionito) tutto d'un botto.
però! - e spero che tu capisca il mio "point"! - permettimi di fare un paio di considerazioni.
forse tu sei troppo giovane per ricordare, ma negli anni 70 e 80 pareva (era la cultura di sinistra di allora) che se continuava a vincere la dc cascasse il mondo. la dc ha continuato a vincere e il mondo non è cascato. siamo ancora qui. negli anni 90 pareva che se vinceva berlusconi dovesse cascare il mondo. berlusconi ha vinto, e siamo ancora qui. stiamo peggio (e su questo non ci piove), ma siamo ancora qui. dunque la lezione è: sdrammatizziamo, perché drammatizzare è caratteristica tutta italiana-mediterranea, e non aiuta. l'esperienza all'estero dovrebbe essere servita a qualcosa anche a te, per quanto non ti sia magari interessato alla politica tedesca...
siamo ancora qui, e stiamo peggio. su questo siamo d'accordo. ma la responsabilità di chi è? guarda che la gente che governa è stata votata da una maggioranza. risicata? fuorviata o addormentata dalle televisioni? forse. pur sempre maggioranza è. allora qui si deve operare un primo profondo cambiamento nella cultura (anche di sinistra): la maggioranza si rispetta! e deve - of course - assumersi la responsabilità di ciò che accade. basta con le storie che se vince uno si muore. odio quando lo fa berlusconi, non capisco perché devo tollerarlo in senso opposto.
vogliamo lanciarci in un'analisi dell'elettorato italiano? presto fatto. in italia c'è - da sempre - una minoranza di una sinistra variegata, e una maggioranza che è composta di gente che fa il proprio tornaconto (retaggio delle invasioni multinazionali dei secoli passati che ci ha privati di un orgoglio nazionale, e non sono io a dirlo ma storici titolati), un elemento trasversale cattolico che è da sempre allergico alla sinistra e cosiddetto "moderato" (che guardacaso anche il centrosinistra tenta di catturare al prezzo di perdere la propria identità, perché ha capito che se non beccail centro non vince neanche al totocalcio), e da un tessuto produttivo in larga parte costituito da piccola imprenditoria, leggasi conservatore. tira tu le somme. se dal dopoguerra in poi abbiamo avuto solo coi governi prodi/d'alema un paio d'anni di governo di sinistra, un motivo ci sarà. e bada bene: quel "popolo" conservatore è fondamentalmente lo stesso popolo che andava alle adunate oceaniche di mussoliniana memoria, e che dopo il 25 luglio 1943 stracciava le tessere e dichiarava di non essere mai stato fascista!
se vuoi la mia opinione, l'italia non avrà MAI un governo riformatore di sinistra, non per un lungo periodo. e in questa analisi politica rientra anche la pessima abitudine (storica, non solo italiana) della sinistra di essere litigiosa e perennemente divisa tra massimalisti, minimalisti, anarchici, snob. ti basti ricordare chi ha fatto fuori prodi.
veniamo a oggi. tanto la coalizione di destra quanto quella di sinistra, e non importa con quale legge elettorale, sono composte da una costellazione di partiti più o meno piccoli, con tendenze diversissime fra loro (pensa a an e lega, pensa alla margherita e rifondazione). sono sempre, tutte, bombe a orologeria, destinate alle risse interne, e soprattutto ai ricatti da parte dei partiti più piccoli. di nuovo, la lega che fa cadere berlusconi, rifondazione che seppelisce prodi.
una coalizione è migliore dell'altra? la lotta all'evasione, la ricerca... tutto giusto. ma a conti fatti? ad esempio, c'è un programma politico che si occupi dell'abolizione del signoraggio? sai di cosa parlo? digita quella parola su google e vedi che documenti compaiono. se hai tempo e voglia, leggine qualcuno...
lo sai che il signoraggio significa il potere delle banche, significa l'immenso debito pubblico di TUTTO l'occidente? ne parla qualche politico? la gente è informata? ho passato capodanno a casa di un amico comunista, con un gruppo di suoi amici. tutti comunisti. manco uno (!) che sapesse cos'è il signoraggio e i milioni di motivi per cui andrebbe abolito e nessuno che lo voglia abolire. non sto scherzando, quando ho detto "signoraggio" quelli pensavano che esistesse un "signor Aggio". ti rendi conto? eppure, abolire il signoraggio significherebbe sollevare il paese dal cappio del debito pubblico. risorse immediatamente disponibili per i servizi, le pensioni, la ricerca...
per farla corta, io ho fatto il salto. non mi basta più la vittoria di bandiera. vince il centrosinistra invece che il centrodestra. e allora? io voglio che mi dicano che faranno una legge per buttare fuori dal parlamento TUTTI i pregiudicati. voglio che aboliscano il signoraggio alle banche private! voglio che abbiano il coraggio di dire che lo stato e la chiesa sono due entità che possono convivere ma non sono la stessa cosa (e qui sono davvero minimalista). voglio che il conflitto d'interessi venga risolto d'imperio secondo la legge. e vatti a vedere zapatero e l'intervista a petruccioli, poi dimmi se quello è un legittimo rappresentante del centrosinistra, ostia!
apri gli occhi, tommaso: sono le due facce della stessa medaglia. i problemi VERI non li toccano. e sai perché non li toccano? perché sono "impopolari", ovvero non gli fanno pigliare i voti. nel caso del signoraggio, non ne parla nessuno perché chi tocca muore nel vero senso della parola. qualche mese (mese, non anno, mese!) dopo che j.f. kennedy ha abolito il signoraggio negli stati uniti lo hanno fatto fuori a dallas. non un pirla qualsiasi come calderoli, jfk!
conclusione: se uno non tocca i problemi veri perché altrimenti lo fanno fuori, fisicamente o politicamente, vuol dire che i voti gli servono per farsi eleggere e basta. poi basta scorrere l'elenco dei privilegi dei parlamentari per capire che farsi eleggere è di per se stesso un ottimo affare. e allora secondo te io devo prendere parte a un gioco in cui non vinco mai?
ultima considerazione: se i problemi veri rendono impopolari, allora vuol dire che la gente, il cosiddetto popolo, o non ne vuol sentir parlare, o gli pare un cambiamento troppo rivoluzionario... in ogni caso va a votare. vince la destra? amen, ce la siamo voluta. leggi i giornali? è di oggi la notizia che il 37% degli italiani vorrebbe poter andare a vivere all'estero. i dati disaggregati dicono che a desiderarlo maggiormente sono: elettori del centrosinistra, diplomati, laureati. più il livello scende, o più ci si sposta a destra, e meno voglia di andarsene viene espressa.
tu trai le tue conclusioni, io traggo le mie. però sappi che io rispetto la tua voglia di andare a votare e la considero una posizione legittima. altrettanto legittima è la mia convinzione che votare in questo momento non serva a cambiare granché, e che tornerò a votare solo quando potrò premiare qualche politico per l'opera svolta, non per dargli una delega in bianco. a me pare più produttivo così.
del resto, prova a pensare cosa succederebbe se a votare andasse solo diciamo il 40 percento degli italiani. non sarebbe una forma finale - e non violenta - di rivoluzione, per dire a quella gentaglia che non ci rappresenta? se non sono capaci di cambiare in meglio da soli, bisognerà pure aiutarli. o no?
per il resto, il fatto stesso che stiamo parlando, discutendo, scambiando opinioni è un fatto positivo. su questo almeno spero siamo d'accordo.