per Ratatouille
Innanzitutto Grillo non ha alcuna ambizione di potere personale, pertanto associarlo con Peron mi pare fuorviante o in malafede. Forse si tratta solo di una lezione di storia mal digerita. Beppe non è uno che ha fatto nascere un movimento, politico o antipolitico. È vero semmai che amplifica quello che tanta gente, con o senza di lui, pensa e dice da tempo, diventandone una bandiera. Differenza sostanziale. Peraltro una bandiera che - permettimi - fa i compiti a casa, ovvero che dice cose vere, propone alternative concrete, consulta personaggi che sanno quel che dicono (ti consiglio di vederti le interviste contenute nel secondo dvd di Reset) e organizza eventi! Per questo è scomodo e inviso ai partiti: sputtana a gran voce chi ha fatto male, dicendo come si potrebbe far meglio. Intollerabile, per una classe sedicente dirigente come quella che abbiamo in Parlamento. Peggio che intollerabile: rivoluzionario!
Se ne accorge la stampa straniera, ma tanti in Italia assumono una posizione di rifiuto ideologico. I politici e i direttori dei tg dicono che Grillo rappresenta l'antipolitica, e quindi così dev'essere. Madonna, ma con tutto il credito che date ai politici e ai loro lacchè dei (tele)giornali, sembrerebbe che fino ad ora abbiano portato l'Italia sulle vette d'Europa se non del mondo. Invece sono gli stessi cazzoni che hanno messo e continuano a mettere in merda l'Italia. Ma per te l'antipolitica si chiama Grillo. Una logica di ferro.
Tu poi associ chi si asterrà alle prossime elezioni ai parlamentari che si ritirarono sull'Aventino. A parte il fatto che il parallelo è sbagliato, ma è una tiritera che va avanti da tempo e si tratta di una stupidaggine immensa che non ti posso lasciar dire impunemente. La regola è: a ciascuno le responsabilità di propria competenza. Chi doveva fermare le camicie nere non erano i parlamentari, era l'esercito. Chi stava a capo dell'esercito, ovvero il re d'Italia, aveva la responsabilità di ordinare di respingere i quattro straccioni male armati partiti da Napoli. Fu avvertito mentre si trovava nella tenuta di San Rossore da un (mi pare) questore che gli chiese se doveva far stendere il filo spinato e piazzare qualche mitragliatrice sui punti di accesso della città. Il re negò l'autorizzazione. Pertanto l'associazione che stabilisci tu è formalmente, storicamente e anche politicamente sbagliata. Tanto quanto sostenere, ad esempio, che la responsabilità dell'eccidio delle Fosse Ardeatine sia dei partigiani e non dei nazifascisti.
Insomma, nessuno ha detto di voler star fuori dal gioco. Non voleva star fuori dal gioco chi andò sull'Aventino, non vuole star fuori dal gioco chi non voterà alle prossime elezioni. Capiamoci: non è mica che Veltroni o Berlusconi abbiano il monopolio dell'elaborazione di idee, progetti e speranze. Come dicevo: rigettare la complicità con questa classe politica e al contempo darsi da fare per farne crescere una diversa. Non vedo nulla di buttato lì per caso, non vedo rigurgiti antipolitici. Al contrario vedo un moto politico ben preciso, con delle mete molto chiare. Non mi stupisco che i politici si caghino sotto di fronte a questo. Mi stupisco piuttosto che ci siano tanti tossicodipendenti assuefatti alla politica dei Veltrusconi che ancora non hanno capito quanto vengono presi per il culo. O forse l'hanno capito ma a loro sta bene così, magari perché ci raccattano qualcosa?
Pensi che andando a votare potrai cambiare qualcosa di importante? Non lo pensavi anche prima del secondo governo Prodi? Non lo pensavi anche prima del primo governo Prodi? Magari lo pensavi quando D'Alema è diventato presidente del consiglio. Ma eccoci qua, sempre qua e sempre peggio.
Tu preferisci investire in quello che per me rappresenta solo l'ennesimo bla-bla, io preferisco concentrarmi su un'alternativa per il futuro. Ti rispetto anche se credo che sbagli. Per ora sarei onorato se tu riuscissi a fare altrettanto. Concretamente, ad esempio, smettendo di dire cose insensate tipo "chi non vota non può poi lamentarsi" (falso, l'astensione è una scelta, è un diritto che non lede in alcun modo l'altro diritto, ovvero quello di espressione), o la doppia scemenza "grillismo = antipolitica" (falso, non esiste un "grillismo", e se esistesse non rappresenterebbe l'antipolitica perché non chiama al disinteresse ma alla lotta informata).
Ciao.