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Anonimo

Posted by Max on 13:16
Caro Anonimo, innanzitutto se ti firmassi sarebbe carino. Ma venendo alla tua domanda: come ho fatto a votare Di Pietro? Semplice. Number one perché non aveva inquisiti nelle liste. Number two perché è ora di finirla con l'irrisione della giustizia e gli scherzi sul partito delle manette. Chi sbaglia, paga. Chi infrange la legge deve subirne le conseguenze. Solo così in Italia potrà venire instillata, un po' per volta, la cultura della legalità, la mancanza della quale è alla base delle grandi e piccole sopraffazioni che rendono il nostro Paese l'impero dei furbi e dei malfattori (concetti che nella stragrande maggioranza dei casi coincidono alla perfezione).
Scusa, tu per chi hai votato?

Ciao :)

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Tocca ad Antonio

Posted by Max on 15:46
Ricevo oggi da Italia dei Valori, e rispondo a spron battuto.


Ciao Antonio.

Vivo in Germania e alle scorse elezioni ho votato per il tuo partito.
Nella profonda delusione per la prova offerta dal governo Prodi in questi due anni, forse l'Italia dei Valori è stata tra i meno deludenti. Ti devo dare atto del fatto che hai saputo gridare ad alta voce contro certe cose, pur senza spingerti ad affondare il governo. So che dev'esserti costato, in alcuni momenti.
So che sostieni importanti battaglie promosse da Beppe Grillo, e anche questo rappresenta un merito non da poco.
Non capisco, però, la scelta di apparentamento con il Partito Democratico. Non riesco a capire se l'intenzione sia quella di andare a fare la sentinella, il cane da guardia, il guastatore, o che altro. Sono però rimasto molto perplesso da quanto accaduto recentemente in occasione delle tue - condivisibili - dichiarazioni riguardo alle frequenze televisive.
È evidente (e provato anche dalle parole di Violante proposte anche recentemente da Beppe riprendendo un video apparso su YouTube) che esiste un accordo tra i diessini e Berlusconi, accordo illegale e fonte di illegalità oltre che di una scurissima ipoteca sul sistema democratico del Paese. Eppure Veltroni non prevede un cambio di direzione, e l'Italia dei Valori si apparenta col PD.

Nel pieghevole che mi hai fatto recapitare leggo delle Priorità dell'IdV:
- riduzione dei costi della politica...
- sicurezza per i cittadini...
- riduzione delle tasse e sostegno ai redditi e al lavoro...
- attenzione all'ambiente e ai servizi sociali.

Mi sembrano questioni importanti e condivisibili, ma a mio avviso le priorità sono altre, o vanno espresse più chiaramente.

- Legalità e certezza della pena. Bisogna tornare (o andare per la prima volta, forse) verso la cultura delle regole armoniche e del rispetto per esse. Laddove le regole confliggono, diventa difficile rispettarle e diventa poi impossibile perseguire chi le infrange. Ma una volta che esistono regole, chi le infrange va punito. Senza questa certezza, la società non è più tale, bensì diviene il far-west, la giungla, dove il più scaltro e il più forte vincono sui più deboli. Questa, da troppi anni, è la fotografia del Paese e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

- Abbandono dei cosiddetti modelli di sviluppo legati al liberismo selvaggio che hanno allargato la forbice tra ricchi e poveri e anche quella tra ricchi e benestanti. Basta col "capitalismo" delle scatole cinesi e dei furbetti che comprano colossi a debito per poi caricare i prezzi offrendo meno servizi e precarizzando il lavoro. Lo Stato torni ad avere un ruolo di controllo e supervisione nei meccanismi che regolano la redistribuzione del reddito in modo da proteggere soprattutto gli ultimi ed evitare catastrofi come Cirio e Parmalat (e Telecom prossimamente su questi schermi).

- La difesa degli accordi col Vaticano, il che significa opporsi al continuo sconfinamento e invasione di quest'ultimo del campo della politica italiana.

Mi rendo conto che parlare di queste priorità in questi termini possa far gridare "al comunista" da chi ha tutto l'interesse (personale o dei propri protettori) a continuare a speculare. Ma l'opposizione a queste priorità non arriva più "solo" dalla destra di Berlusconi e Fini. Ora arriva esplicitamente anche dal PD, desideroso di mangiare negli stessi salotti con banchieri e bucanieri. Che ci fai tu con loro? Dicono che Grillo rappresenti l'antipolitica. Espressione intrinsecamente molto negativa. Per me l'antipolitica è quella farsa che non produce risultati utili, ovvero gran parte di quel che la classe politica ha combinato da un bel pezzo a questa parte. Sono loro l'antipolitica, non Grillo. Quindi, di nuovo, ti chiedo di spiegarmi: cosa ci fai, tu, insieme a quei mentecatti del PD?

In questo quadro, le battaglie (ad esempio) sul tesoretto sembrano i litigi per l'ultimo goccio d'acqua potabile conteso mentre la nave sta affondando. È indispensabile dare risposte, magari parziali, che diano sollievo immediato in una situazione sotto pressione, ma se non esiste un quadro di riferimento più alto che faccia cambiare rapidamente direzione alla nave, lo scontro con l'iceberg sarà inevitabile con tutte le conseguenze del caso.

Ultimo, ma non da ultimo, sta il fatto che queste elezioni (come del resto le ultime scorse) sono organizzate in base a un metodo che è chiaramente anticostituzionale. Si potrà obiettare che anche con le leggi elettorali precedenti alla fine della fiera il pallino lo giocavano i partiti e non gli elettori, ma non è la stessa cosa e tu, con il tuo retroterra professionale dovresti ben saperlo.

Per tutti questi motivi ti annuncio che alle prossime elezioni non voterò, seguendo il principio per cui le prese per i fondelli hanno raggiunto il punto in cui non desidero più diventare complice di questo sistema, votando sulla base di specchietti per le allodole, speranze poi regolarmente tradite, programmi non rispettati. Sono stanco di dover andare a votare turandomi il naso, di scegliere il "meno peggio", di non sentire e vedere impegni strategici ma solo per l'orizzonte minimalista di tenere la barca appena un filo sopra il livello dell'acqua. Non voglio più premiare chi mi offre il miraggio più colorato. Tornerò a votare solo quando vedrò risultati che mi spingeranno a premiare un candidato, un partito, una coalizione.

Un saluto cordiale e, per cortesia, non inserirmi in alcuna mailing list di propaganda. L'informazione me la cerco da solo. Grazie.

Massimo Oriano

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Posta da e per il Popolo della Libertà vigilata

Posted by Max on 13:09
Oggi ho ricevuto la lettera elettorale di prammatica, quella del Pdl.
Intanto (vedi sotto) rispondo a questa, anche via fax direttamente agli estensori, e poi farò altrettanto quando arriverà quella del Pd. erché arriverà, di tanto sono sicuro. Buon divertimento.

Signor Berlusconi,

sono un italiano residente in Germania da 10 anni e ho ricevuto oggi
una lettera a Suo nome, in cui mi si chiede di dare il mio voto al
Suo partito alle prossime elezioni politiche.

La lettera contiene errori grossolani, di cui cercherò di dar conto
nella forma più stringata possibile e partendo dal punto di vista di
chi, vivendo all'estero e non essendo bombardato dai media italiani,
può guardare alle vicende mazionali con occhio più smaliziato.

1 - il governo Prodi, che pure non ha goduto della mia simpatia, non
ha "impoverito i contribuenti con una valanga di tasse". Ha cercato
invece, seppure in maniera lacunosa e comunque non equilibrata di
operare una redistribuzione del reddito che in Italia appare ormai
improcrastinabile se non si vuole arrivare al punto di trovarsi con
le rivolte popolari in strada. In questo, il governo che Lei ha
guidato per 5 lunghi anni non è affatto esente da responsabilità, anzi!

2 - La "scandalosa e colpevole vicenda dei rifiuti campani", che
tanto ha danneggiato l'immagine dell'Italia - oltre alla salute dei
campani - è davvero scandalosa. Ma, di nuovo, dov'era il suo lungo
governo mentre questa situazione andava maturando?

3 - "La parola torna al popolo sovrano" mi sembra decisamente una
presa per i fondelli. Con la legge elettorale approvata in extremis
dal Suo governo (dopo che durante la precedente legislatura proprio
Lei aveva gridato al colpo di Stato se il centrosinistra avesse
tentato di fare ciò che Lei si è poi permesso), il popolo non è
sovrano proprio di un bel niente. I candidati vengono decisi dalle
segreterie di partito, nessuno è responsabile di fronte agli elettori.

4 - "... sosterremo con sempre maggiore impegno le comunità italiane
all'estero..." In dieci anni di residenza all'estero, io ho potuto
percepire la presenza della politica italiana in due sole occasioni,
ovvero con le lettere elettorali precedenti le elezioni. Prima che ci
si desse questa opportunità di votare, e fuori dalle campagne
elettorali le forze politiche italiane sono, per le comunità
all'estero, semplicemente assenti. Come del resto pare anche sul
territorio nazionale, aldilà dei blateramenti negli studi di Vespa,
Santoro e compagnia cantante.

5 - "Col nostro governo, ... , l'Italia aveva riconquistato un ruolo
di preminenza in Europa e nel mondo, ecc". Signor Berlusconi,
l'Europa non ci ha MAI riso in faccia tanto come nel periodo in cui
Lei è stato presidente del consiglio, tanto da farmi vergognare in
numerose occasioni di essere italiano, e tanto da spingermi in
altrettanto numerose occasioni a tacere o scusarmi pubblicamente a
nome di tutti i miei connazionali. Non basta il fatto che siamo
l'unico Paese al mondo dove al proprietario di televisioni e giornali
viene scandalosamente concesso di ricoprire cariche istituzionali, ma
gli insulti in Parlamento Europeo, le corna nelle fotografie
ufficiali (roba che ormai non fanno più neppure gli studenti delle
scuole medie!!!!), gli apprezzamenti fuori luogo sui premier di altri
Paesi, il servilismo piatto nei confronti delle superpotenze che
stracciano i diritti internazionali e la collusione nella criminale
infrazione delle più elementari regole di democrazia e sovranità
territoriale. Cose che spingerebbero qualsiasi persona con
responsabilità politiche a ritirarsi e anzi a sparire al più presto
dalla scena politica. Questo, naturalmente, in un Paese normale e
democratico quale l'Italia - da tempo - non è.

6 - Vi presentate uniti sotto lo stesso simbolo, ma è una pura
operazione di facciata. Siete sempre un mare di simboli, riuniti per
poter dire che siete maggioranza relativa, ma che in realtà
continuano a essere frazioni. Oltre a ciò, annoverate fra le vostre
fila dei fascisti convinti e a nulla vale (anzi forse questo aggrava
maggiormente la colpa) che vengano imbarcati per questioni di puro
calcolo. Anche Hitler fu messo a capo del governo da forze che
ritenevano di poterlo manipolare facilmente e tutti sappiamo come
andò a finire. Senza dimenticare naturalmente le spinte pesantemente
xenofobe in seno al Suo migliore e più fedele alleato, la Lega Nord.
Un italiano all'estero, fatto oggetto di clichées ben noti e di non
infrequenti dimostrazioni di intolleranza, semplicemente non può
associarsi a partiti che trattano gli stranieri così come nessuno
desidera essere trattato.

Il vero dramma dell'Italia è che c'è un mare di gente che alle Sue
bufale, alla Sua villania, e soprattutto alla Sua incapacità quale
statista è pronta a dare ancora credito.

Lei, signor Berlusconi, non avrà il mio voto ed è un vero peccato.
Abituato ormai a vivere in un Paese veramente democratico come la
Germania, ed essendo profondamente deluso dalla sinistra, se Lei non
fosse ciò che è, e se la destra in Italia fosse una reale alternativa
democratica, non esiterei a votare per un simile partito. Purtroppo,
invece, il suo sedicente Popolo della Libertà tutto è tranne che un
partito moderato di una destra moderna e a me non resta altro da fare
se non protestare per l'anticostituzionalità di elezioni che privano
il cittadino del reale potere di decidere, per un sistema dopato da
media asserviti ai partiti, e infine dimostrare la mia protesta in
cabina elettorale e in qualsiasi manifestazione utile alla
disarticolazione di questo "sistema".

Si vergogni e, se davvero vuole rendere un ottimo servizio
all'Italia, sparisca per sempre dalla scena politica!

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