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vaffanculo alle tonache

Posted by Max on 10:55
sony ha lanciato una campagna pubblicitaria con un giovanotto che porta una finta corona di spine e uno slogan che recita "10 anni di passione". questo scatena le ire del regno del vaticano. dice: non vi permettereste queste cose con l'islam.
forse è così. forse nessuno organizzerebbe una campagna pubblicitaria incentrata su immagini legate all'islam. perché? perché c'è la convinzione (purtroppo confortata da fatti tipo l'uccisione del regista van gogh a amsterdam) che ci sia un numero imprecisato di fondamentalisti islamici fuori di testa che passerebbero alle vie di fatto. che conclusione dobbiamo trarne? forse le tonache hanno qualche desiderio di emulazione? qualche bella bombetta cattolica per fare in modo che la loro religione venga maggiormente rispettata?

sono convinto che esista un numero sterminato di islamici a cui non potrebbe interessare di meno cosa si dica o si faccia. la fede vive dentro di loro, non nelle campagne più o meno azzeccate di qualche azienda. lo stesso vale per i cattolici, naturalmente. ma al clero di merda questo non basta. non basta che ci sia gente che crede genuinamente. no, bisogna fare lobby, e promozione, pressione. la chiamano evangelizzazione.

trovo che la più bella testimonianza stia nel dare il buon esempio. quando la tonaca richiama tutti all'onestà, ma poi lo ior non consente a un di pietro (quand'era ancora solo un magistrato) di andare a verificare da dove venivano o dove finivano certi soldi... beh non è stato un buon esempio di evangelizzazione. quando predicano l'astinenza, la castità, e allo stesso tempo difendono i pedofili tra le loro fila - con buona pace delle vittime - non mi pare un grande esempio di coerenza, di testimonianza, di evangelizzazione. a questa gente bisogna pur dire, una buona volta: fatevi i cazzi vostri. e se i cazzi miei sono cazzi vostri, allora vale anche all'opposto. allora vaffanculo per non aver permesso di scoprire quel che andava scoperto riguardo agli scandali finanziari, al crack ambrosiano per dirne una; allora vaffanculo per aver permesso agli orchi in tonaca di violentare bambini e bambine, per aver difeso i criminali e non le vittime; vaffanculo per la sete di potere (altro che evangelizzazione). vaffanculo per il predicare bene e razzolare malissimo nei confronti dei diritti delle donne. e vaffanculo a tutti i leccaculo, politici e giornalisti, che vi permettono di spandere il vostro letame, che si inginocchiano non davanti alla vostra religione, al vostro dio, ma al vostro potere.

avignone è troppo vicina: paracadutiamoli su un'isola del pacifico, e disintossichiamoci.

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rimandiamoli a avignone

Posted by Max on 11:50
da tempo è in corso una vera e propria offensiva clericale, in italia ma non solo.
qualcuno ha spiegato che dopo la fine del socialismo "reale" sovietico il mondo avrebbe perduto quella polarizzazione ideologica che, nel tanto male, forniva anche il bene di confrontarsi su piani profondi. il risultato sarebbe che i delusi si sono rintanati o convertiti, e la mancanza di confronto/scontro avrebbe prodotto la corsa verso il superficiale, la cultura dell'avere invece che dell'essere, che però lascia una voragine: il bisogno di fede. a questo bisogno, l'unica agenzia attualmente in grado di dare una risposta sarebbe la chiesa. in questo, la chiesa svolgerebbe un ruolo di attenuazione del mercato selvaggio, del liberismo spietato innescato dalla fine del contrappeso socialista.

se le premesse possono avere qualche valore, le conclusioni sono sbagliate. a me pare che non ci sia proprio un bel niente di ammorbidito dalla chiesa. può anche darsi che a parole ci siano richiami e appelli in questo senso, ma la realtà sta nei fatti. è una chiesa che non ha impedito la guerra, non ha liberato né mitigato le condizioni di sfruttamento selvaggio di tanta gente, specialmente nei paesi schiavizzati dai paesi industrializzati. è una chiesa che considera la povertà (e quindi, di fatto, lo sfruttamento) come una realtà immutabile alla quale è inutile opporsi rigorosamente. alla fine - ma lo è sempre stato, basta leggere un libro di storia - la chiesa è un centro di potere, spesso alleato del più potente o di qualcuno che potrebbe diventare il più potente. e questo grazie a cosa? al "bisogno di spiritualità"? ma per favore!

se la gente decidesse una buona volta di prendere in mano il proprio destino in misura maggiore e soprattutto meno superficiale, la chiesa semplicemente non esisterebbe così come la conosciamo. il che sarebbe un gran bene. che me ne faccio della consolazione dell'anima quando conosco nome e cognome di colui che mi opprime? preferisco un aiuto concreto a liberarmi del tiranno.

ne ho piene le tasche delle promesse, delle scuse con 500 anni di ritardo, e poi delle stesse cazzate per le quali chiederanno scusa fra altri 500 anni. francamente mi ci pulisco il culo, così come sono sicuro che ci si puliscono il culo galileo, i bruciati vivi dall'inquisizione, i 6 milioni di morti ebrei nei campi di concentramento.

è la stessa differenza che passa tra quello che era il re di francia (per volontà di dio) e il re dei francesi (per volontà del popolo). io rigetto completamente il mandato divino di questa chiesa, fatta di uomini, di uomini spesso avidi di potere per giunta, che spargono veti e dogmi a destra e a manca. va tolto loro il terreno sotto i piedi, bisogna smettere di seguirli. non occorrono rivoluzioni né teste che rotolano: basta non cagarli, come si fa coi testimoni di geova. loro parlano, e tu non apri la porta. loro ti offrono la torre di guardia? e tu offri playboy! ti parlano dei peccati? e tu snoccioli qualche dato sui preti pedofili che non sono stati cacciati dalla chiesa. ti parlano dei dogmi? mangiare, dormire, andare di corpo e possibilmente prodursi in attività godereccio/riproduttive sono dogmi ai quali bisogna credere perché altrimenti non si vive. il resto è tutto (TUTTO, cazzo!) discutibile e, con buona pace di quei minorati mentali di pera e del pastore tedesco, assolutamente RELATIVO!

e avanti savoia!

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vittoria

Posted by Max on 15:24
devo ammettere che queste elezioni in germania mi hanno veramente coinvolto e fatto sorridere al tempo stesso.

beninteso, la situazione non è semplice o perlomeno non lo è se guardata con gli occhi di un tedesco. sta di fatto che finalmente - dio sia lodato e ringraziato - i socialisti veri si sono rotti le scatole di un cancelliere che ha operato più come un amico dell'industria e del mercato che non come amico dei lavoratori, proponendo la lenta ma continua dissoluzione dello stato sociale per far fronte alla crisi, alla globalizzazione e tutte queste menate. solita storia che sentiamo un po' dappertutto in europa: da blair a schröder, passando per certa parte del centrosinistra italiano. tutti a gracchiare che non si può far diversamente.

lafontaine, vero unico vincitore di queste elezioni, rappresenta l'unico statista europeo che abbia idee e programmi alternativi all'abbattimento del welfare state. silurato da schröder, ritiratosi temporaneamente dalla vita politica e incarnando ora i socialdemocratici delusi e traditi da schröder, lafontaine ha offerto uno sbocco politico a queste forze. unendole al partito ex/neo-comunista di gysi, forte soprattutto nella parte orientale del paese, ha ottenuto oltre l'otto percento dei voti, ma quello che più conta è che ha - di fatto - tolto le redini di mano all'ex compagno di partito e attuale cancelliere, e al tempo stesso sbarrato la strada alla coalizione di centrodestra.

morale della favola: i rosso-verdi un governo da soli non lo possono mettere in piedi. i nero-gialli (unione cristiano-democratica e liberali) neppure. comunque vadano le cose, lafontaine è destinato a crescere. se socialdemocratici e cristiano-democratici fanno la cosiddetta grande coalizione (da noi lo chiamano inciucio) la germania non vedrà cambiamenti o riforme di peso. col tempo ne guadagneranno - come sempre in questi casi - le estreme, a destra e a sinistra. dato che per ragioni storiche è impensabile pensare a un ritorno dell'estrema destra al governo della germania, gli unici a trarne reale vantaggio saranno proprio gysi e lafontaine.
schröder è libero di non farsi da parte, e anche di non concedere nulla riguardo alla sia famigerata agenda 2010 (il programma che persegue, tanto inviso ai progressisti), ma l'uomo non è eterno, e con una forte formazione di sinistra presto o tardi la coalizione diverrà indispensabile, pena venire relegati perpetuamente all'opposizione.

da questo punto di vista, la situazione politica tedesca si è un po' italianizzata, con schröder nei panni di prodi e lafontaine in quelli di bertinotti (ma almeno qui non c'è quel dolore al culo che risponde al nome di rutelli). e per fortuna qui la gente è un po' meno deficiente di quel mare di italiani i quali, di fronte all'ipotesi di un governo berlusconi qualche anno fa, si bevettero le palle sugli spettri comunisti e sentenziarono, con una superficialità degna di alice nel paese delle meraviglie, "lassamolo provà, se ha fatto bene per sé farà bene anche per l'italia". qui i tedeschi si sono resi conto che se schröder non sta facendo bene, la merkel avrebbe fatto peggio ancora, spedendo tra l'altro i ragazzi tedeschi nel vietnam iracheno. il messaggio è stato chiarissimo: che a governare vada chiunque, ma piantatela di distruggere lo stato sociale. ora stiamo a vedere se il messaggio è stato recepito.

e avanti savoia!

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bush... VA A CAGARE!

Posted by Max on 14:34

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