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usurai

Posted by Max on 18:52
INDULTO: CDL E UNIONE TROVANO ACCORDO SU ESCLUSIONE USURA

cazzo, come farà adesso l'italia senza banche?

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beppe for president

Posted by Max on 11:53
cari fautori del "bisogna andare a votare". cari sostenitori del "la sinistra è meglio della destra".

c'è voluto meno del previsto per dimostrare quello che sostenevo io. avevate torto, e maledetto me che vi ho dato retta.
andate a leggervi le dichiarazioni di questi BASTARDI riguardo all'indulto. leggetevi i risultati di questa porcata! perfino rifondazione, perfino la rosa nel pugno! per loro non è uno scandalo che stia fuori dalla galera chi ha turlupinato gli italiani, affondato aziende, sputtanato lo stato e stabilito che chi più ha soldi meno ha da temere. no, per loro "tanto nessuno di questi è in carcere, quindi non c'è allarme sociale". ma... ma porc...
le cose stanno molto diversamente. nessuno di questi sta in carcere - DOVE DOVREBBE TROVARSI! - questo è lo scandalo, il segno di quanto sputtanata sia la moralità nel paese. e poi vengono a prenderci per il culo con "la certezza della pena"...
destra e sinistra? il "partito democratico"? ma andate affanculo! vi fate le leggi per salvare il culo a voi stessi e ai banditi della finanza coi quali siete un tutt'uno. che vi venga un cancro fulminante, cazzo!

e ai pochi che mi leggono e che vogliono ancora illudersi, un avvertimento. non azzardatevi, non azzardatevi mai più a venirmi a dire che questi sono meglio degli altri, che bisogna fare la politica dei piccoli passi, che l'importante è che non governi berlusconi, la desistenza, la speranza... e vi risparmierete di venire pesantemente insultati.

mi sono rotto i coglioni, e soprattutto mi sono rotto i coglioni della mentalità da boyscout... "bisogna accontentarsi, le cose bisogna cambiarle dal di dentro, se non voti non ti puoi lamentare"... STRONZATE. siete quelli che pur non volendo diventare assassini state a discutere se è meglio usare la pistola o la mannaia, cazzo.

nessuno mi venga a dire che non ci sono alternative. le alternative si creano. volete fare un investimento sulla vita? compratevi (possibilmente originale) il dvd dell'ultimo spettacolo di beppe grillo, e dopo aver riso e pianto guardando lo spettacolo, andate a guardarvi il secondo dvd, quello con le interviste a luminari della finanza, dell'economia... e allora, forse, vi renderete conto del perché non ha più senso barrare croci su caselle pre-stampate.

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condiloma schiava subito

Posted by Max on 17:49
notizia di repubblica, inerente la crisi tra libano e israele

17:00 Rice, la cattura di soldati destabilizza la regione
La cattura da parte degli Hezbollah libanesi di due soldati israeliani destabilizza la regione mediorientale. Lo ha detto la segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, a Parigi per un vertice dei ministri degli esteri dei sei grandi sul nucleare iraniano. La Rice ha anche chiesto che la Siria prema per una "soluzione positiva".


già. invece la detenzione in israele di donne e bambini palestinesi contribuisce grandemente a rasserenare gli animi.

ogni volta che quell'orco travestito da donna apre la bocca, a me viene voglia di vederla raccogliere il cotone sotto la frusta del badrone biango.

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post-partita

Posted by Max on 16:48
innanzitutto faccio fatica a relazionarmi con gli altri perché non ho quasi più voce, il che la dice lunga sullo stress al quale le corde vocali sono state sottoposte.

subito dopo la fine della partita sono stato tempestato di telefonate e di messaggini sul cellulare. a un certo punto avevo mio padre al telefono su rete fissa e un amico tedesco al cellulare (mio padre non parla tedesco, il mio amico non parla italiano).

poi io e mia moglie siamo saliti in macchina per una giro d'onore in città, strombazzando come ossessi. mai fatto prima. c'era molta polizia, un sacco di macchine italiane a fare i caroselli, bandiere, sciarpe... fatto un giro, sufficiente, e via a casa. anche perché i tedeschi...

già, capitolo tedeschi: a karlsruhe, grande una volta e mezza padova, si sono menati come avevo previsto. tra parentesi, poi vengono loro a fare la morale agli altri chiamandoci "gente che non sa perdere"... ma tirem' innans. per strada ieri notte la stragrande maggioranza se ne stava tranquilla, ma bruchsal non è karlsruhe. 40mila abitanti appena. alcuni abbaiavano con piglio aggressivo, alcuni mostravano il dito. un cretino in mezzo alla strada tentava di innervosire gli italiani al volante facendo finta di buttarsi sotto la macchina mentre passavano. perché lui non sa che noi italiani non abbiamo la stessa cultura del pedone che hanno in germania. facesse la stessa cazzata in italia, sarebbe finito stirato al primo colpo... qualcuno rispondeva festosamente al nostro strombazzamento.

in ufficio stamattina aria compunta, qualche congratulazione a denti stretti, clima da 8 settembre. quelli che più si erano esposti pigliando per il culo si sono dimostrati anche più bravi e sinceri nel riconoscere il merito dietro al risultato. ma è ovvio, sono anche quelli che più s'intendono di calcio. io mi sono presentato con una bottiglia di prosecco, la maglia tedesca addossoe la promessa (sempre gradita) di fare la pizza per tutti i colleghi. la maglia ha una doppia funzione: ai rispettosi dico che solidarizzo con loro, anche perché noi italiani siamo passati 16 anni fa attraverso il loro dramma di oggi. a quelli più pimpanti dico che dopo aver accoppato l'orso, mi fregio della sua pelliccia :)

e questo penso sia tutto. la vita continua.

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italia, avanti!

Posted by Max on 15:35
la germania ha una squadra nazionale debole, che ha progredito nel cammino di questo mondiale perché ha trovato di fronte una serie di squadre materasso. ha faticato non poco contro una polonia inesistente, ha sofferto e avrebbe probabilmente perso la partita contro l'argentina se l'arbitro avesse concesso il rigore grande come una casa all'84° minuto del secondo tempo.

seppure la repubblica ceca valeva più della polonia, è vero che ognuno fa i conti in casa propria. pur combattendo, abbiamo rifilato un 3:0 nei quarti all'ucraina. i tedeschi hanno a malapena portato a casa la pelle. adesso siamo alla resa dei conti. loro hanno già affrontato tempi supplementari, noi siamo più freschi. loro hanno preso quattro pappine a firenze. noi abbiamo una striscia di imbattibilità contro di loro, specialmente quando conta (semifinale '70 e finale '82). loro hanno il tifo e la pressione psicologica sugli arbitri. gli scontri fra noi e loro sono sempre stati tesi, ma mai cruenti. eppure l'aria è cambiata, e io personalmente temo il peggio.

questa nazionale tedesca, lo ripeto, è debole. ma nel frattempo sono entrati altri, nuovi fattori che con la manifestazione sportiva non hanno nulla a che vedere.

sembrerà strano, ma mai prima di queste settimane si sono viste tante bandiere tedesche applicate alle auto, issate su pennoni o esposte alle finestre. sembra un dato superficiale, ma superficiale non è. per 60 lunghi anni, mostrare la propria bandiera in germania equivaleva a dichiararsi nazionalisti, e per estensione, aderenti agli aspetti più deteriori del nazionalismo tedesco. insomma un tabù. per la prima volta dalla fine della guerra e del regime, la gente ha trovato un motivo e il coraggio per lasciarsi alle spalle questo aspetto della propria storia patria. e questo, a mio avviso, è un bene.

giovedì 29 giugno, però, un settimanale di tradizione moderata come der spiegel, nella sua versione online ospitava un articolo pesantemente offensivo nei confronti non solo della nazionale di calcio italiana, ma di tutti gli italiani in genere che sono stati apostrofati come - testualmente - "forme di vita parassitarie". sarà una coincidenza particolarmente spiacevole, ma già 70 anni fa altra razza venne definita con parole quali vermi, scarafaggi, parassiti.

non ho la benché minima intenzione, con questo riferimento, di sottindendere un ritorno a quella mentalità, per carità di dio. però è pur vero che da due giorni a questa parte, coincidenti con l'apertura del caso frings e la chiusura dello stesso da parte della fifa, la bild zeitung ha scatenato i più bassi istinti del popolino e purtroppo non solo del popolino. per la bild, saremmo stati noi italiani a denunciare frings alla fifa, noi a premere per una squalifica, noi a fornire le immagini. noi inteso come federazione italiana, ma per estensione ogni singolo italiano. il motivo della nostra congiura: la paura di perdere.

ora, la bild zeitung viene spesso citata in italia perché in germania ne vengono vendute circa mezzo milione di copie al giorno. questo starebbe a indicare l'elevato interesse dei tedeschi per le notizie, per l'informazione. ma sarebbe bene - anche per le nostre statistiche e sensi di inferiorità - che si andasse anche a vedere cosa è la bild zeitung. un pseudo-giornale scandalistico alla stregua del bignami di novella 3000, di quattro pagine, la prima delle quali contiene di solito solo un paio di titoli a caratteri cubitali. e questa sarebbe la pietra di paragone? questo sarebbe l'indice dell'interesse tedesco per l'informazione? ma perfino chi legge il foglio o la padania riceve informazioni più corrette del lettore della bild!

per qualsiasi persona dotata di intelligenza, le accuse che ci hanno mosso bild e spiegel sono ridicole e, semmai, la riprova della consapevolezza di essere più deboli. per qualsiasi persona normale basta andare a leggere l'articolo che la süddeutsche zeitung (cioè un vero giornale) pubblica oggi per scoprire che sono balle, che l'italia non ha fatto alcuna pressione. ma a chi interessa oggi essere obiettivi?

perdere questa partita per i tedeschi significa non tanto e non solo perdere una coppa che ogni nazione ospitante desidera poter conquistare, ma significa dover riporre le bandiere senza la vittoria finale (oddio queste due parole!!!). significa farsi battere non da giocatori avversari di livello almeno paritetico, ma da una federazione sconvolta dagli scandali, moralmente deprecabile e chi più ne ha più ne metta. significa aver sollevato l'orgoglio nazionale e ritrovarselo frustrato, e frustrato dall'italietta per giunta.

ecco allora che questa partita i tedeschi, nel loro immaginario collettivo, la DEVONO vincere. anche la prossima ma soprattutto questa. che in ogni caso è la "vera" finale morale di questo torneo. e allora non basta la pressione psicologica sull'arbitro dovuta al fattore campo, che abbiamo giá visto in germania-argentina. non basta il dodicesimo uomo rappresentato dal tifo sulle tribune. bisogna attaccare l'avversario sul piano etico, morale, accusandolo e quasi disumanizzandolo come si fa nelle guerre con la propaganda.

ho sentito gente dire che non meritavamo la semifinale perché il rigore contro l'australia non c'era. negare il valore della nostra squadra (che pure a tratti non ha brillato) è strumentale per sentirsi intimamente più forti. ho sentito gente altrimenti piuttosto equilibrata sbraitare che andiamo fischiati dall'inizio alla fine. frings è stato squalificato e invece di accettare la punizione ci si scagliano addosso. avessimo fatto lo stesso quando totti venne cacciato dagli europei del portogallo per aver sputato al danese poulsen... eppure anche le circostanze erano simili: condanna inflitta sulla base di riprese televisive, con la differenza (non marginale) che in portogallo furono i danesi stessi a portare le immagini alla uefa, mentre qui le immagini la fifa le ha prese dalla zdf che a suo volta le aveva richieste di propria iniziativa a sky. due pesi e due misure. loro si giustificano con lo spirito nazionale, noi neppure ci opponemmo al giudizio uefa. la dice lunga su chi sia effettivamente corretto e chi sia, invece, censurabile. comunque non è più il clima di festa che si poteva e doveva desiderare, contribuire a realizzare. la scritta sulle magliette, a time to make friends, è diventato niente di più e niente di meno che un motto vuoto riempito di furore fanatico.

questa sera, specialmente se vinceremo noi, una birra e una parola di troppo, uno sfottò, qualsiasi stronzata potrà dare inizio alla violenza. lo dico perché anche io, che non sono poi così fanatico del calcio, avrei voglia di vomitare addosso a una serie di personaggi che mi hanno e ci hanno attaccato in maniera inqualificabile, offensiva, gratuita. avrei voglia di picchiarli per la loro idiozia e arroganza, la pericolosità insita nell'estremizzazione delle umane passioni. non ho voglia di stare a sentire, dopo, sempre dopo, come è potuto succedere, perché, quali responsabilità della stampa, quali dei commentatori, i soliti scaricabarile e una festa rovinata. spero di non essere una cassandra, ma intanto stasera me ne starò a vedere la partita in casa.

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