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je menano pure!

Posted by Max on 17:52
quando a partire sono soldatini, tutto sommato quattro gatti, è facile che parecchia gente se ne sbatta sonoramente i coglioni o la butti in politica. in fin dei conti la guerra sta in iraq, mica da noi. la casa distrutta e la figlioletta incenerita dal fosforo bianco mica sono nostri. ma quando ti fanno passare il treno sotto casa o ti aprono uno smaltimento rifiuti in cortile, non c'è più bush o bin laden che tenga, non vale la partigianeria per questo o quel partito né per l'una o l'altra maglia di calcio: improvvisamente sono tutti d'accordo.
mi è capitato di ricevere una mail che spiegava brevemente i motivi della protesta in val di susa e direi che a prima vista i motivi della rivolta sono condivisibili.
pare a me che la questione non si riduca al solo disturbo della quiete di un paio di valligiani. fosse solo questo, si potrebbe parlare della solita tendenza al "sacro egoismo" di ciascuno, in opposizione a un bene comune. storia già vista e sentita mille volte ma non per questo priva di significato. se la nostra società tende all'egoismo diffuso - e lo fa! - in cui basta che a me vada bene e gli altri coi loro problemi si impicchino pure, allora svegliarsi solo quando un problema ci tocca direttamente è troppo comodo e significa dover fare i conti con la stessa indifferenza con la quale noi per primi abbiamo trattato i problemi degli altri. se ne deduce che questa società ha innanzitutto urgente bisogno di riscoprire l'interesse per la dimensione sociale dei problemi.
in ogni caso questa questione del treno a alta velocità non è (solo) una questione di interesse particolare dei valligiani bensì dell'uso che si fa delle risorse nazionali e internazionali, visto che i finanziamenti europei per l'alta velocità arrivano dalle tasse pagate dai cittadini di tutta europa.
cerco di guardare la situazione nell'insieme e mi pare che sia chiara. c'è un mondo che si impoverisce, non è più il sempiterno terzo mondo, non sono più i cosiddetti paesi in via di sviluppo e che non si sviluppano mai. la questione tocca quasi tutti noi. tranne un numero che può ancora sembrare consistente ma che va via via riducendosi. poi ce l'élite, la crema, quelli che poveri non diventeranno mai e anzi con l'impoverimento degli altri divengono sempre più ricchi. distribuzione della ricchezza non significa (anche se può finire col trasformarsi in) assalto alla villa, esecuzione del ricco, appropriazione delle sue proprietà. significa una classe politica capace di gestire il bene comune in modo che la società non si tramuti in una giungla, né in un campo di concentramento.
la politica o i politici possono farcela da soli? non credo. se non è prima di tutto il cittadino a pretendere e a offrire legalità, coerenza, efficienza, allora siamo perduti. ma che fare quando i cittadini, proprio per espletare questa loro funzione e questi loro diritti/doveri scendono in piazza - in valle, in questo caso - e vengono sgomberati a forza? la sensazione che ne ricavo io è che non siamo più di fronte a politici che esprimono il paese, ma politici che costringono il paese a subire le loro decisioni. un ritorno a feudatari e reucci, con la loro corte di tenutari e fattori e una schiera di vassalli e plebaglia che non conta un cazzo.
chissà, forse non abbiamo mai contato un cazzo e io me ne sto accorgendo solo ora?

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guerre e pompini

Posted by Max on 15:49
un presidente americano nega qualche pompino di straforo davanti a un jurì.
un altro presidente americano mente alla nazione su una questione che significa morte per migliaia di persone e porta il proprio paese in una guerra illegale e sanguinosa.

il primo presidente viene indagato, inquisito, sfugge per un soffio all'impeachment dopo che l'integerrimo procuratore starr gli ha dato la caccia per anni, spendendo per questo scopo qualcosa come 13 milioni di dollari (se non ricordo male). ricordo che stiamo parlando di qualche pompino.

il secondo presidente mente, modifica la costituzione in senso restrittivo, davanti a un jurì manco ci va e se ci va non risponde. e va bene così.

ha senso tutto questo?

il fatto che uomini di potere mentano o rifiutino di sottostare alle regole della democrazia purtroppo non è una novità. il dramma sta nel cosiddetto popolo. pare impossibile che tutti, indistintamente, gli americani con i quali avevo contatti ai tempi di clinton sostenessero la censurabilità del presidente per aver mentito, lui, un uomo pubblico che doveva essere d'esempio morale per il paese, mentre oggi, tranne una minoranza di cui non si capta la presenza, gli stessi americani siano appiattiti su risposte del tipo "non sappiamo che cosa veramente stia dietro a questa guerra, quindi non possiamo giudicare".

ma - beato cazzo! - la ricerca della verità non è forse parte di quella democrazia di cui si vantano di essere paladini e esportatori? e il fatto che un'amministrazione quella verità si ostini a negarla o a fare come se non importasse nulla non è motivo sufficiente per scandalizzarsi, protestare, pretendere risposte e, se del caso, incriminare i traditori?

di berlusconi come esempio di democrazia non credo sia il caso di parlare perché è una semplice nullità. sta lì, fa i suoi interessi badando solo di evitare di perdere le elezioni, ma il problema della gente che non si scandalizza, non protesta e non lo defenestra c'è anche da noi (e ce ne renderemo conto alle prossime elezioni, se ci arriviamo).

ecco allora, amici americani e amici italiani, il risultato della vostra e nostra "democrazia", della vostra informazione embedded, delle vostre armi e della vostra poca voglia di scandalizzarvi per qualcosa di un po' più serio di un paio di pompini. qualcosa di un po' più serio del seguire ciecamente le parole del leader di turno, sia vestito col fez o con la papalina, che porti un doppiopetto o un caffettano. ecco, qui sotto, il risultato della ignavia!










(cadaveri dissolti dalle armi chimiche americane a falluja. viva i liberatori!)

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ho terrore dell'idiozia

Posted by Max on 14:11
ne ho le palle piene di sentir chiamare "terroristi" alcuni combattenti, e "eroi" altri.

ne ho le palle piene del due pesi e due misure, della retorica sul sacrificio personale in nome di un bene più prezioso o di un ideale più alto. chi per la patria muor, vissuto è assai - recitava un’opera di mercadante, sembra cantata in carcere dai fratelli bandiera durante il risorgimento, e poi ripresa dalla retorica fascista. ma le cose sono due: o questa retorica è sbagliata sempre, per chiunque, oppure come si farà a giustificarla per alcuni e per altri no?

perché gli estremisti musulmani vanno condannati e quelli - per esempio - israeliani invece no? zvi schuldiner scriveva il 6 agosto scorso dell’ideologia della destra israeliana estrema e nazionalista: “un'ideologia razzista e criminale che all'estero - sulla base dei suoi contenuti - potremmo definire neonazi“.

che differenza c'è fra gli hezbollah che vogliono cancellare israele e i fondamentalisti religiosi americani che spingono per una lettura della vita, della scienza, del diritto secondo la bibbia, e che eleggono un presidente guerrafondaio? è più terrorista un bastardo come al zarqawi che sgozza i cristiani, o il bastardo in uniforme americana che spara a un nemico disarmato, ferito e innocuo all'interno di un luogo sacro, e per giunta in un paese che non è il suo?

i numeri fanno schifo quando si riferiscono a guerra e morte, ma come non incazzarsi ascoltando i pirla in malafede che la menano sulle povere duemila vittime del world trade center (che alla luce di testimonianze e filmati probabilmente sono state vittime di una demolizione controllata più che di un cedimento strutturale), dimenticando che un decennio di sanzioni all'iraq ha causato mezzo milione di morti solo fra i BAMBINI iracheni? e i malefici talebani, non sono forse gli ex freedom fighters tanto osannati, finanziati e armati dagli stati uniti quando facevano la guerriglia all'unione sovietica?

e le foto di rumsfeld che stringe la mano a saddm hussein, certo, fintantoché saddam faceva la guerra all'iran? quello che mi spaventa non è la faccia come il culo di certa gente. mi spaventa, anzi mi terrorizza l'idiozia di quintali di persone che bellamente se li votano. se vivessimo ancora in un regime monarchico, almeno potremmo consolarci pensando che in fondo questa gente non ce la siamo scelta. e invece in italia siamo stati capaci di eleggerci berluscoglioni e la sua masnada di amadriadi cinocefale, in america si sono eletti un ubriacone mal recuperato e convertito per convenienza, vigliacco e guerrafondaio.

questo fa terrore.

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test di imbecillità

Posted by Max on 10:00
sono felice di avere ancora (per qualche mese) silvio berluscoglioni come presidente del consiglio. sì, ne sono veramente felice perché con tutto quello che ha fatto e che sta dicendo, la sua candidatura per un nuovo mandato rappresenta un test importantissimo. ovvero avremo modo di capire quanti, in italia, sono completamente imbecilli.

che a vincere le prossime elezioni sarà prodi non credo esista più alcuna ombra di dubbio, ma quanti saranno quelli pronti a assolvere il calvo trapiantato e cornificante, a ri-votare questa mezzasega della politica, questo campione dell'interesse personale, questo cafone che prima fa macelli e poi pretende di far credere che siano montature?

possibile che esista ancora qualcuno che non ha capito che questo piazzista venderebbe anche la mamma, pur di vincere le elezioni? questo machiavelli da strapazzo, con ampio codazzo di sacrestani (pera, tanto per dirne uno), andava a sputare sopra gli spagnoli quando questi hanno punito il suo compagno di merende aznar per aver leccato troppo a fondo il culo agli americani, tentato di negare l'origine della strage di madrid, mentito alla nazione. e certo! perché zapatero è troppo contro l'intromissione della chiesa in uno stato laico, e siccome la chiesa in italia vuol dire voti, allora dagli a zapatero e agli spagnoli! e sempre sia lodato.

bene! quando gli spagnoli si sono scelti zapatero e si sono ritirati da una guerra che non avevano mai voluto, i nostri coglioni nostrani han battuto sonoramente i tamburi del "così si fa il gioco dei terroristi". adesso che le elezioni arrivano anche da noi, eccoli a cagare sull'amministrazione americana. povero, lui gliel'aveva detto a george che in iraq non bisognava andarci, che non è così che si esporta la democrazia. anzi gli aveva dato pure degli esempi di come si fa: si dice che il mondo dell'islam è indietro di secoli, e poi si smentisce tutto. ma george proprio non l'ha voluto ascoltare...

attendo con ansia la cartina di tornasole delle prossime elezioni. non è più una questione di chi vincerà, ma di quanti si sono completamente rimbecilliti.

ma c'è anche un altro aspetto che ricopre un'importanza elevata. quanta gentaglia emigrerà per salvare la poltrona? follicino si è dimesso dopo aver detto che seguire "troppo" berlusconi è stato un errore. strano che un uomo intelligente non se ne sia accorto prima. va bene che si è dimesso, ma il quesito rimane: o non è intelligente, e quindi poco ci ha capito prima e poco ci capisce adesso, oppure ha semplicemente gradito il potere e la sua uscita di scena è solo temporanea, propedeutica per tornare più in là nel tempo. entrambe sono teorie assolutamente verosimili e probabili. si vedrà.

come lui, ora che questa maggioranza affonda, saranno in tanti a tentare di prendere le distanze e anche tentare il trasbordo verso il centrosinistra. l'italia in fin dei conti è il paese del "o con la franza o con la spagna, pur che se magna". ora, personalmente già mi prende il voltastomaco quando penso che nel centrosinistra ci sono de mita e mastella. rutelli non è ancora arrivato a farmi voltare lo stomaco, ma mi fa comunque un potente effetto lassativo. adesso è sufficiente che prodi e fassino acconsentano a lasciar trasmigrare ex-"amministratori" dal centrodestra, responsabili del disastro-italia, e la mia decisione di non venire a votare verrà scolpita nella pietra in saecula saeculorum amen.

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il gatto di pasquale

Posted by Max on 09:55
in veneto si usa un'espressione per definire i finti furbi. "a te si furbo come el gato de pasquàe". chi è e cosa ha fatto mai il gatto di pasquale per diventare il simbolo dei finti furbi? semplice: cercando di saltare la siepe, gli si sono impigliati i coglioni e ce li ha rimessi.

c'è un articolo sul corriere della sera di oggi. follini e tabacci parlano delle votazioni inerenti le modifiche alla costituzione, la legge elettorale, la devolution. tabacci, criticando le forme e il contenuto, dice fra l'altro: "speriamo invece che nella prossima legislatura si possa finalmente formare un’assemblea costituente in cui affrontare le riforme senza forzature". orpo, sembra che parli come uno del centrosinistra. ma non fa parte di un partito che si è fatto tutta la legislatura nella casa della libertà vigilata? leggi ad personam e tutto il resto... no?

cioè questi sono stati al governo, hanno appoggiato tutta la merda che c'era da appoggiare, servendo e riverendo il padrone della casa della libertà vigilata, sostenendo un governo che sull'accordo con l'opposizione ha regolarmente sputato. adesso che sanno di perdere mettono le mani avanti, sperando nella misericordia. ovvero: quando tocca a noi, di voi non ci frega niente. ma quando tocca a voi, di noi dovrete tenere conto. Un po' comodo, caro tabacci. un po' troppo comodo. ma non siete voi, gatti di pasquale, il problema. voi andate semplicemente ignorati. il problema sta tutto a sinistra.

ovvero: la sinistra si lascerà inchiappettare un'altra volta, magari organizzando una nuova bicamerale? magari concedendo qualcosa di nuovo al nano mafioso e ai suoi accoliti, giusto per non sentirsi dire di essere faziosa e comunista? vogliamo fare i politically correct con questa gente?

ma lasciateli dire e fate quello che va fatto. ovvero cancellare, sradicare, bombardare nuclearmente le distorsioni che questi infami hanno deciso unilateralmente per il proprio tornaconto personale, mettendo il paese nella merda più totale. date a previti quel che è di previti: non fate prigionieri! possibilmente anche in modo retroattivo. avremo pur imparato qualcosa. o no?

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a volte ritornano (purtroppo)

Posted by Max on 19:02
quando il polacchetto andò a baciare e abbracciare il dittatore fascista e assassino cileno pinochet, e quando scomunicò - tramite l'attuale pastore tedesco - boff e con lui tutta la teologia della liberazione (per chi ancora si ricorda), pensavamo di avere toccato il fondo. spiace constatare, invece, che al peggio non c'è mai fine.

all'indomani dell'elezione del pastore tedesco, alcuni mi han detto: "sì, sappiamo chi era e cosa ha fatto quand'era cardinale, ma aspettiamo a giudicarlo per quello che farà. il cambio di ruolo potrebbe modificarne l'atteggiamento". col cazzo! a parte che questa teoria del "lassamolo lavorà" l'abbiamo già vista all'opera col cretino di berlusconi al governo, coi risultati che sappiamo, ma c'è qualcuno che davvero crede alla fola dello spirito santo che cala sulla testa del papa? ma sarà più ragionevole aspettarsi che uno che arriva a occupare la massima posizione di potere dopo essersi rivelato per anni in un certo modo, si senta rafforzato nelle proprie convinzioni e le persegua con maggiore decisione! o no?

diventa oggi evidente e esplicito quello che da mesi ormai era latente e implicito: al clero non basta avere un ruolo di privilegio, diritti immotivati, poteri alieni e influenza morale all'interno della società. vogliono dirigere, tirare le fila, condizionare. con buona pace della libera chiesa in libero stato. berlusconi con i suoi programmi televisivi di merda ha rimbecillito una gran bella parte del paese, adesso qualcuno si candida a gestire la massa di rincoglioniti (e l'abbiamo visto, purtroppo, con gli ultimi referendum).

se un tempo c'era da aspettarsi un golpe dei militari, oggi dobbiamo temere un golpe dei preti. che a dire il vero mi pare già in corso, con la compiacenza servile di quasi tutti i politici nostrani.

"i diritti sono creati da dio e non dallo stato", dice l'imbecille in bianco. io dico, per l'ennesima volta, che lo stato dovrebbe difendersi e cacciare lui e l'accozzaglia di parassiti del vaticano fuori dai confini. questo, naturalmente, prima di dover arrivare a vedere nuovamente le teste rotolare e i roghi nelle piazze in nome del papa re. prima di dover mandare un nuovo lamarmora a porta pia.

politici italiani: basta col fare i vermi, basta litigare per il potere. mettetevi a fare davvero politica per il bene della comunità. la polis, cazzo!

porca puttana, stiamo a sentire quattro deficenti che tentano di spacciare tutto l'islam per una banda di terroristi, e permettiamo a ratzinger e ruini di spingere per la talebanizzazione cattolica dell'italia?

ma c'è ancora qualcuno che si scandalizza, o le vedo solo io queste cose?

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orchi e pastori, tedeschi e non

Posted by Max on 14:44
ricordo che ai tempi degli orchi comunisti che mangiavano i bambini, se qualcuno tra i più giovani dichiarava che alle elezioni avrebbe votato per il pci (o altro partito di sinistra, più o meno estrema), gli adulti di famiglia si incazzavano e si chiedevano chi mai potesse avere catechizzato il virgulto. con questa espressione si intendeva sottolineare che nessuna persona dotata di buonsenso avrebbe mai potuto decidere di votare e militare in simili formazioni politiche, per cui certamente doveva esserci qualcuno, da qualche parte, che era riuscito a catturare, affascinare il giovane, insegnandogli a credere in modo acritico. insomma, qualcuno che gli aveva fatto bere il cervello.

e proprio quel termine, "catechizzato", assume sempre un carattere dispregiativo quando si riferisce a questioni politiche. catechizzati erano anche i figli della lupa. alcuni dei quali, infatti, decidettero di andare a combattere - appena adolescenti - per difendere le cose in cui il regime fascista aveva insegnato loro a credere, acriticamente ripeto.

quando però si parla di religione, le stesse mamme che sbiancavano al solo sentir nominare il partito dei mangia-preti improvvisamente cambiano atteggiamento. i bambini al catechismo? certo che sì... è cosa buona e giusta... eppure il concetto è sempre lo stesso: insegnare a credere in qualcosa o in qualcuno in maniera acritica.
i bambini sono come spugne. assorbono, ritengono, elaborano, non criticano per mancanza di cultura, di maturità, e per un naturale atteggiamento di sottomissione verso gli adulti che li nutrono, li guidano, li fanno crescere proteggendoli. sono quindi esposti.

al catechismo i bambini imparano molte cose. dell'esistenza di dio, della sua incarnazione in un uomo, dei peccati e dei precetti, della maniera per comprarsi una temporanea libertà dal senso di colpa, dello spirito santo che sarebbe buonsenso e saggezza, ispirazione divina. e ancora delle sacre scritture, di chi è autorizzato a interpretarle facendosi rappresentante in terra dello spirito divino. dei dogmi, ovvero di quelle cose in cui bisogna credere perché sono così punto e basta. se han fortuna e intelligenza, scopriranno molti anni dopo che il dogma dell'infallibilità è un dogma tutto politico, retaggio dei papa-re (quelli che non esitavano a tagliare le teste agli oppositori, per capirci). che la verginità di maria è un altro dogma politico, così come la sua immacolata concezione, e avanti savoia. se invece non ha fortuna, non legge o è semplicemente bevuto dalla catechizzazione, non scoprirà o semplicemente rifiuterà i fatti e finirà, per esempio, con l'astenersi da un referendum perché un pastore tedesco glielo suggerisce.

finiamola col catechismo. il catechismo, o indottrinamento, in quanto insegnamento acritico rivolto a persone non in grado di "difendersi" è un vero e proprio abuso comparabile alla pedofilia! è sbagliato sia che riguardi un'ideologia politica, sia che riguardi una religione.

lasciamo crescere i bambini liberi da imposizioni religiose quanto desideriamo che lo siano da imposizioni politiche. sceglieranno da sé, col tempo e se lo desiderano.

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non per tutte le stagioni

Posted by Max on 11:48
a meno di rivoluzioni dell'ultima ora, la germania si appresta a veder nascere il governo di coalizione fra i due principali partiti - democristiani e socialdemocratici. in italia la notizia è già stata data, ma come al solito non si tratta di giornalismo bene informato, quanto di giornalismo basato sul "si dice" e sui "pare". un annuncio ufficiale da parte delle due delegazioni, infatti, ancora non c'è. ma se questo sarà effettivamente il risultato finale delle consultazioni, ci saranno alcune conseguenze.

il tuttora cancelliere gerhard schröder ha già detto che non prenderà parte a un governo in coabitazione con i democristiani e anzi è probabile che si ritiri dalla vita politica. se così sarà, sarebbe l'ennesima lezione di stile ma non c'è da farsi illusioni: in italia non la raccoglierà nessuno. il concetto di non poter essere uomini per tutte le stagioni rimarrà da noi completamente sconosciuto. tornando a gerhard, la decisione di ritirarsi sarebbe estremamente coerente e gli renderebbe onore. come integrarsi con la scontata cancelliera merkel, che lo ha combattutto sul piano politico e personale? schröder ha impostato la campagna elettorale sulla irrinunciabilità della sua opera passata e di quella progettata - la "agenda 2010" - in quanto male minore. i conservatori infatti hanno in mente l'imposizione di misure ben più dure di quelle previste dall'agenda di schröder.

una volta che la große koalition sarà avviata, sarà interessante capire in quale modo potrà operare riforme che sono assolutamente indispensabili. certamente gli incontri delle delegazioni dei due partiti devono aver prodotto accordi e compromessi per "fare senza compromettersi", ma è evidente che la convivenza di socialdemocratici e conservatori ultra-liberisti impedirà qualunque riforma decisa e incisiva in un senso o nell'altro.

come già scrivevo qualche giorno fa, i tempi duri e il governo "né carne né pesce" creeranno scontento: chi ne trarrà vantaggio politico? a destra, le difficoltà della cdu-csu andranno a ingrossare le fila dei liberali tra gli elettori occidentali, e dei neo-nazisti nell'ex-germania dell'est. a sinistra lo scontento verrà raccolto dalla nuova realtà dei linke. tanto questi ultimi quanto i neo-nazi subiscono l'ostracizzazione dalla politica di governo. ma mentre l'inclusione dei neo-nazi in un qualsiasi governo rappresenta un tabù assoluto che non potrà mutare nel tempo, la coalizione tra socialdemocratici e nuova sinistra è scritta nelle stelle. il ritiro di schröder è, da questo punto di vista, propedeutico.

ma cos'altro deve accadere perché ciò diventi possibile? come si sa, i linke sono composti dalla pds, che raccoglie consensi soprattutto in germania orientale, e dalla formazione recentemente creata dall'ex presidente dei socialdemocratici, oskar lafontaine, che riunisce coloro i quali si sentono traditi dalla socialdemocrazia di schröder, nei länder occidentali del paese. la mia personale opinione è che i linke orientali affronteranno un processo di sdoganamento, ripudiando ideologicamente il passato della ddr e forse allontanando qualche membro del partito coinvolto con la ex polizia politica orientale, la stasi, in modo da essere più presentabili per l'elettorato occidentale.

se questo succederà - e io me lo auguro vivamente - i socialdemocratici si ritireranno dalla grande coalizione per fermare l'emorragia di elettori, provocando la fine del governo e si apriranno le porte per nuove elezioni. così la vedo io. se, invece, i socialdemocratici preferiranno la cosiddetta "stabilità", puntando ancora alla conquista del centro, pagheranno il prezzo della politica conservatrice della merkel favorendo l'ingrossarsi delle file dei linke. la coalizione tra le due sinistre sarebbe ancora possibile, ma con i linke progressivamente rafforzati. diverso equilibrio, differente potere contrattuale. lo scenario piace a me, probabilmente non altrettanto ai dirigenti della spd.

comunque vadano le cose, il ritiro di schröder da cariche di governo e financo dalla vita politica attiva schiude le porte per scenari futuri ancora da scrivere.

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vaffanculo alle tonache

Posted by Max on 10:55
sony ha lanciato una campagna pubblicitaria con un giovanotto che porta una finta corona di spine e uno slogan che recita "10 anni di passione". questo scatena le ire del regno del vaticano. dice: non vi permettereste queste cose con l'islam.
forse è così. forse nessuno organizzerebbe una campagna pubblicitaria incentrata su immagini legate all'islam. perché? perché c'è la convinzione (purtroppo confortata da fatti tipo l'uccisione del regista van gogh a amsterdam) che ci sia un numero imprecisato di fondamentalisti islamici fuori di testa che passerebbero alle vie di fatto. che conclusione dobbiamo trarne? forse le tonache hanno qualche desiderio di emulazione? qualche bella bombetta cattolica per fare in modo che la loro religione venga maggiormente rispettata?

sono convinto che esista un numero sterminato di islamici a cui non potrebbe interessare di meno cosa si dica o si faccia. la fede vive dentro di loro, non nelle campagne più o meno azzeccate di qualche azienda. lo stesso vale per i cattolici, naturalmente. ma al clero di merda questo non basta. non basta che ci sia gente che crede genuinamente. no, bisogna fare lobby, e promozione, pressione. la chiamano evangelizzazione.

trovo che la più bella testimonianza stia nel dare il buon esempio. quando la tonaca richiama tutti all'onestà, ma poi lo ior non consente a un di pietro (quand'era ancora solo un magistrato) di andare a verificare da dove venivano o dove finivano certi soldi... beh non è stato un buon esempio di evangelizzazione. quando predicano l'astinenza, la castità, e allo stesso tempo difendono i pedofili tra le loro fila - con buona pace delle vittime - non mi pare un grande esempio di coerenza, di testimonianza, di evangelizzazione. a questa gente bisogna pur dire, una buona volta: fatevi i cazzi vostri. e se i cazzi miei sono cazzi vostri, allora vale anche all'opposto. allora vaffanculo per non aver permesso di scoprire quel che andava scoperto riguardo agli scandali finanziari, al crack ambrosiano per dirne una; allora vaffanculo per aver permesso agli orchi in tonaca di violentare bambini e bambine, per aver difeso i criminali e non le vittime; vaffanculo per la sete di potere (altro che evangelizzazione). vaffanculo per il predicare bene e razzolare malissimo nei confronti dei diritti delle donne. e vaffanculo a tutti i leccaculo, politici e giornalisti, che vi permettono di spandere il vostro letame, che si inginocchiano non davanti alla vostra religione, al vostro dio, ma al vostro potere.

avignone è troppo vicina: paracadutiamoli su un'isola del pacifico, e disintossichiamoci.

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rimandiamoli a avignone

Posted by Max on 11:50
da tempo è in corso una vera e propria offensiva clericale, in italia ma non solo.
qualcuno ha spiegato che dopo la fine del socialismo "reale" sovietico il mondo avrebbe perduto quella polarizzazione ideologica che, nel tanto male, forniva anche il bene di confrontarsi su piani profondi. il risultato sarebbe che i delusi si sono rintanati o convertiti, e la mancanza di confronto/scontro avrebbe prodotto la corsa verso il superficiale, la cultura dell'avere invece che dell'essere, che però lascia una voragine: il bisogno di fede. a questo bisogno, l'unica agenzia attualmente in grado di dare una risposta sarebbe la chiesa. in questo, la chiesa svolgerebbe un ruolo di attenuazione del mercato selvaggio, del liberismo spietato innescato dalla fine del contrappeso socialista.

se le premesse possono avere qualche valore, le conclusioni sono sbagliate. a me pare che non ci sia proprio un bel niente di ammorbidito dalla chiesa. può anche darsi che a parole ci siano richiami e appelli in questo senso, ma la realtà sta nei fatti. è una chiesa che non ha impedito la guerra, non ha liberato né mitigato le condizioni di sfruttamento selvaggio di tanta gente, specialmente nei paesi schiavizzati dai paesi industrializzati. è una chiesa che considera la povertà (e quindi, di fatto, lo sfruttamento) come una realtà immutabile alla quale è inutile opporsi rigorosamente. alla fine - ma lo è sempre stato, basta leggere un libro di storia - la chiesa è un centro di potere, spesso alleato del più potente o di qualcuno che potrebbe diventare il più potente. e questo grazie a cosa? al "bisogno di spiritualità"? ma per favore!

se la gente decidesse una buona volta di prendere in mano il proprio destino in misura maggiore e soprattutto meno superficiale, la chiesa semplicemente non esisterebbe così come la conosciamo. il che sarebbe un gran bene. che me ne faccio della consolazione dell'anima quando conosco nome e cognome di colui che mi opprime? preferisco un aiuto concreto a liberarmi del tiranno.

ne ho piene le tasche delle promesse, delle scuse con 500 anni di ritardo, e poi delle stesse cazzate per le quali chiederanno scusa fra altri 500 anni. francamente mi ci pulisco il culo, così come sono sicuro che ci si puliscono il culo galileo, i bruciati vivi dall'inquisizione, i 6 milioni di morti ebrei nei campi di concentramento.

è la stessa differenza che passa tra quello che era il re di francia (per volontà di dio) e il re dei francesi (per volontà del popolo). io rigetto completamente il mandato divino di questa chiesa, fatta di uomini, di uomini spesso avidi di potere per giunta, che spargono veti e dogmi a destra e a manca. va tolto loro il terreno sotto i piedi, bisogna smettere di seguirli. non occorrono rivoluzioni né teste che rotolano: basta non cagarli, come si fa coi testimoni di geova. loro parlano, e tu non apri la porta. loro ti offrono la torre di guardia? e tu offri playboy! ti parlano dei peccati? e tu snoccioli qualche dato sui preti pedofili che non sono stati cacciati dalla chiesa. ti parlano dei dogmi? mangiare, dormire, andare di corpo e possibilmente prodursi in attività godereccio/riproduttive sono dogmi ai quali bisogna credere perché altrimenti non si vive. il resto è tutto (TUTTO, cazzo!) discutibile e, con buona pace di quei minorati mentali di pera e del pastore tedesco, assolutamente RELATIVO!

e avanti savoia!

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vittoria

Posted by Max on 15:24
devo ammettere che queste elezioni in germania mi hanno veramente coinvolto e fatto sorridere al tempo stesso.

beninteso, la situazione non è semplice o perlomeno non lo è se guardata con gli occhi di un tedesco. sta di fatto che finalmente - dio sia lodato e ringraziato - i socialisti veri si sono rotti le scatole di un cancelliere che ha operato più come un amico dell'industria e del mercato che non come amico dei lavoratori, proponendo la lenta ma continua dissoluzione dello stato sociale per far fronte alla crisi, alla globalizzazione e tutte queste menate. solita storia che sentiamo un po' dappertutto in europa: da blair a schröder, passando per certa parte del centrosinistra italiano. tutti a gracchiare che non si può far diversamente.

lafontaine, vero unico vincitore di queste elezioni, rappresenta l'unico statista europeo che abbia idee e programmi alternativi all'abbattimento del welfare state. silurato da schröder, ritiratosi temporaneamente dalla vita politica e incarnando ora i socialdemocratici delusi e traditi da schröder, lafontaine ha offerto uno sbocco politico a queste forze. unendole al partito ex/neo-comunista di gysi, forte soprattutto nella parte orientale del paese, ha ottenuto oltre l'otto percento dei voti, ma quello che più conta è che ha - di fatto - tolto le redini di mano all'ex compagno di partito e attuale cancelliere, e al tempo stesso sbarrato la strada alla coalizione di centrodestra.

morale della favola: i rosso-verdi un governo da soli non lo possono mettere in piedi. i nero-gialli (unione cristiano-democratica e liberali) neppure. comunque vadano le cose, lafontaine è destinato a crescere. se socialdemocratici e cristiano-democratici fanno la cosiddetta grande coalizione (da noi lo chiamano inciucio) la germania non vedrà cambiamenti o riforme di peso. col tempo ne guadagneranno - come sempre in questi casi - le estreme, a destra e a sinistra. dato che per ragioni storiche è impensabile pensare a un ritorno dell'estrema destra al governo della germania, gli unici a trarne reale vantaggio saranno proprio gysi e lafontaine.
schröder è libero di non farsi da parte, e anche di non concedere nulla riguardo alla sia famigerata agenda 2010 (il programma che persegue, tanto inviso ai progressisti), ma l'uomo non è eterno, e con una forte formazione di sinistra presto o tardi la coalizione diverrà indispensabile, pena venire relegati perpetuamente all'opposizione.

da questo punto di vista, la situazione politica tedesca si è un po' italianizzata, con schröder nei panni di prodi e lafontaine in quelli di bertinotti (ma almeno qui non c'è quel dolore al culo che risponde al nome di rutelli). e per fortuna qui la gente è un po' meno deficiente di quel mare di italiani i quali, di fronte all'ipotesi di un governo berlusconi qualche anno fa, si bevettero le palle sugli spettri comunisti e sentenziarono, con una superficialità degna di alice nel paese delle meraviglie, "lassamolo provà, se ha fatto bene per sé farà bene anche per l'italia". qui i tedeschi si sono resi conto che se schröder non sta facendo bene, la merkel avrebbe fatto peggio ancora, spedendo tra l'altro i ragazzi tedeschi nel vietnam iracheno. il messaggio è stato chiarissimo: che a governare vada chiunque, ma piantatela di distruggere lo stato sociale. ora stiamo a vedere se il messaggio è stato recepito.

e avanti savoia!

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bush... VA A CAGARE!

Posted by Max on 14:34

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patrioti? democratici? cristiani? solo stronzi

Posted by Max on 13:50
pat robertson è un cosiddetto tele-predicatore, fondatore della christian coalition of america.
due giorni fa, ovvero il 22 agosto, questo predicatore ha detto pubblicamente, in televisione, che il presidente venezuelano hugo chavez dovrebbe essere assassinato da qualche corpo speciale americano in quanto rappresenta una enorme minaccia per la sicurezza statunitense. secondo robertson, chavez sarebbe un dittatore che avrebbe distrutto l’economia venezuelana e il venezuela rappresenterebbe un trampolino per infiltrazioni comuniste e islamiche. oltre a ciò, naturalmente, il petrolio.
ecco la traduzione integrale (a mia cura) dal sito mediamatters.org.

ROBERTSON: c’è stato un colpo di stato popolare che lo ha rovesciato [chavez]. e cosa ha fatto il dipartimento di stato degli stati uniti? virtualmente niente. il risultato è stato che 48 ore dopo, il colpo di stato è fallito; chavez è tornato al potere, ma avevamo la possibilità di attaccare. costui ha distrutto l’economia venezuelana, e sta diventando la piattaforma di lancio per infiltrazioni comuniste e dell’estremismo islamico in tutto il continente.
cioè, io non me ne intendo di questa dottrina dell’assassinio, ma se lui pensa che stiamo tentando di assassinarlo, io penso che dovremmo farlo sul serio. è molto più conveniente che iniziare una guerra. e non penso che i rifornimenti di petrolio si fermerebbero. ma quest’uomo rappresenta un pericolo tremendo per gli stati uniti… questa è la nostra sfera di influenza, perciò non possiamo lasciare che tutto questo accada. abbiamo la dottrina monroe, abbiamo altre dottrine che abbiamo annunciato. non c’è dubbio alcuno che costui rappresenti un pericoloso nemico per il nostro sud, che ha il controllo di un enorme bacino petrolifero che potrebbe procurarci grossi danni. noi abbiamo la possibilità di farlo fuori e io penso che sia venuto il momento di esercitare questa possibilità. non abbiamo bisogno di un’altra guerra da 200 miliardi di dollari per disfarci di un… sapete… dittatore, uomo forte. è molto più semplice far fare il lavoro a qualche squadra speciale segreta e farla finita.

avete appena letto le parole di un predicatore che pretende di essere cristiano e democratico. un patriota americano.

chiunque abbia contatti con il venezuela (io ne ho di tipo commerciale) o abbia anche semplicemente seguito gli avvenimenti di questo paese negli ultimi anni, sa che chavez è inviso a chi detiene il potere in america per motivi esclusivamente economici, principalmente legati al petrolio. chavez non è certo un agnellino, ma dire che ha distrutto l’economia venezuelana è una falsità clamorosa.
robertson parla di un colpo di stato e fa bene. se infatti chavez fosse stato rimosso dal popolo si dovrebbe parlare di rivoluzione. un colpo di stato invece è organizzato da un gruppo di persone e se andate a vedere chi ha tentato di destituirlo (il padronato, un sindacato corrotto, la chiesa, le classi medie e i mass media, ovviamente col tacito supporto degli stati uniti) e chi lo ha liberato (il popolo e i militari rimasti fedeli) potrete farvi un’idea vostra.

quello che penso io è che il genere di opinioni smaccatamente nazionaliste propugnate da gente come robertson è molto più diffuso negli stati uniti di quanto non si creda, viaggiano esattamente nella stessa direzione che ha portato l’attuale amministrazione americana a invadere l’iraq, e rappresentano un insulto alla democrazia e al diritto internazionale. di fatto assomigliano molto più al “sacro nazionalismo” di mussolini e hitler – per i quali la definizione di lecito non era rappresentata da un codice di diritto ma solo da quello che si poteva ottenere con ogni mezzo, guerra inclusa.

se queste sono lo posizioni dominanti negli stati uniti di oggi (e secondo me lo sono, ampiamente), allora io sono decisamente anti-americano.

... quasi dimenticavo. e avanti savoia!

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estate di praga

Posted by Max on 11:13
eccoci in partenza, io e la mia metà. destinazione: praga. dicono sia bellissima.
dicono anche che inchiappettino parecchie auto, per cui noi prenderemo un bel trenino. meno pericolo, e anch'io me la potrò godere meglio. l'albergo: 32 euro a notte (non per persona) per una camera matrimoniale, prenotato tramite hrs che è disponibile in molte lingue, italiano compreso. speriamo sia decente. con hrs ho già fatto un'ottima esperienza con un albergo a milano, sui navigli, a 50 euro per notte.
partiamo stanotte, o meglio domattina alle 4. cambio a francoforte e poi di nuovo a dresda. pain in the ass, ma ci siamo presi un po' tardi e non abbiamo trovato di meglio con le ferrovie tedesche. le quali peraltro ci hanno riservato la piacevole sorpresa di tariffe abbastanza umane, se si prenota con un po' di anticipo. il viaggio di andata e ritorno ci costa 170 euro, 85 euro a persona. per lo standard tedesco non è un prezzo malvagio.
il ritorno andrà meglio. partire da praga alle 10 di sera e dovendo cambiare solo una volta a stoccarda significa che potremo dormire bellamente tutta la notte.
purtroppo nessuno dei due powerbook g3 acquistati su ebay è ancora arrivato. l'hotel ci offrirebbe la connessione in rete, ma stanti le cose saremo tagliati fuori per 5 giorni. chissà, non è detto che sia necessariamente un male.
al ritorno vedrò di cominciare a inserire qualche foto.
e avanti savoia!

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hollywood e kamikaze

Posted by Max on 16:42
ho rivisto da poco il film independence day, che oltre a essere una delle tante masturbazioni americane su quanto siamo bravi e buoni e prima o poi tutti se ne dovranno accorgere, fa l’apologia del terrorismo dell’11 settembre. prima che qualcuno chiami l’ambulanza, spiego in due parole. gli umani sconfiggono gli alieni abbattendo le astronavi. il metodo viene rivelato dall’ex pilota del vietnam, ubriacone, che si suicida lanciando il proprio aereo contro un’astronave in fase di attacco.
ma non è l’unica esaltazione del “supremo sacrificio” che esce da hollywood. un altro esempio clamoroso lo scopriamo in pearl harbor dove si fa dire a doolittle che se corresse il rischio di venire abbattuto e catturato in territorio giapponese durante il raid su tokio (monito e vendetta) preferirebbe scegliersi il miglior bersaglio e lanciarcisi contro con l’aereo (suona tanto 9/11, no?). il suicidio sacrificale lo ritroviamo ancora in armageddon, deep impact (comete e asteroidi che minacciano tutta l’umanità), ma anche in braveheart e il gladiatore (ideali e vendetta personale).
questo per citare solo i pochi esempi che mi saltano in mente in questo momento.
sembra incredibile che poi siano proprio gli americani a fare le pulci alla devozione di qualcun altro.
tra l’altro, nel paradiso americano forse c’è una carta di credito illimitata, mcdonalds e panze che dovrebbero scoppiare e non scoppiano mai. se va bene. se invece va male, c’è la contemplazione eterna (sai che palle). se va malissimo si ritrovano con la fallaci. nel paradiso altrui, minchia, ci sono le vergini! no, dico: le vergini! che al di là del fatto che scoparsi una vergine sia una bella rottura di coglioni, si dà per scontato che le vergini siano delle strafighe imperiali. se mai dovessi credere a un paradiso, e se mai dovessi scegliere tra i due, io non avrei dubbi.
e avanti savoia!

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informazione embedded. che novità!

Posted by Max on 15:10
l’informazione è diventata embedded. traduco da wikipedia, versione inglese: nei mezzi di informazione un giornalista embedded è un giornalista che lavora dentro e sotto il controllo dell’esercito di una delle fazioni in conflitto.
che cosa può uscire da questo tipo di informazione? e ancora, l’informazione embedded è davvero una novità?
io ho un grandioso esempio di informazione embedded, a casa. è la collezione dei video con le riproduzioni originali dei cinegiornali di guerra. si trattava del regime fascista. informazioni “non gradite”: neanche l’ombra. tutti i nostri sono eroi, tutti i nemici sono barbari. e soprattutto: si vince anche quando in realtà te le stanno suonando di brutto.
di solito i promotori dell’informazione embedded fanno una gran brutta fine.

a buon intenditor… e avanti savoia!

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non si può? basta non si sappia

Posted by Max on 03:57
l'italia da tempo, da moltissimo tempo è infarcita di ipocrisia. imbragati dalla chiesa cattolica, la gente fa quel che gli pare, basta che non si sappia. il che naturalmente è il contrario del principio della testimonianza che sta alla base del cristianesimo. ma tant'è, la realtà è questa. la gente si mette il vestito della festa e va a messa. poi in azienda fa porcate coi dipendenti, coi colleghi, specula, elude, truffa, evade. sono convinto che la gente non sia stata anestetizzata dalle televisioni di berlusconi. al contrario, la classe dirigente è in perfetta linea con quelli che sono i costumi e le attitudini della gente. siamo il paese dei presunti furbi. non conta fare ciò che è giusto e lecito. conta non venire beccati e, se dovesse succedere, avere i mezzi per sfangarla.
ne consegue che non mi sento per niente scandalizzato dal fatto che ora vogliano fare una legge per impedire le intercettazioni telefoniche. segue sempre la stessa prassi: fai, ma che non si sappia.
stiamo tornando al medioevo. anzi - ci siamo già.
e avanti savoia!

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assicurazioni. oi!

Posted by Max on 18:15
quando la mia gentile signora arrivò in germania - dove risiediamo - dagli stati uniti, dovetti giocoforza stipulare un'assicurazione. tra le tre offerte da un gentile signore, scelsi quella che offriva copertura al 100% per le spese dentistiche, datosi che la mia metà ha grossi problemi su quel fronte.
qualche giorno fa abbiamo iniziato i lavori. il preventivo del dentista dice intorno ai 1200 euro. mando il preventivo all'assicurazione, che mi risponde oggi: me ne vogliono coprire solo 600. e con questo, per i primi due anni di assicurazione è tutto, vale a dire che non copriranno più un centesimo di eventuali opere future.
ora si comincia a ballare, perché questa mica può passar liscia così.
comunque vada, il sottoscritto propone in prima istanza l'abolizione delle assicurazioni così come intese oggi. in seconda istanza, se proprio non potesse essere possibile abolirle, la fucilazione nella schiena.
e avanti savoia!

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avanti savoia

Posted by Max on 00:55
come dire, facciamo anche questa. partire non è mai semplice, poi si parte e invece era semplicissimo.
se qualcuno mi legge... beh, speriamo di non fare due coglioni così. e se invece succede, pace. ognuno è libero di aprirsi un blog suo e di far scoppiare le palle agli altri.
cosa conterrà? boh. mi devo mettere qui con la sfera di cristallo a fare le previsioni? chi legge, vede. gli altri vivranno benone lo stesso.
e avanti savoia!

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