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per Ratatouille

Posted by Max on 15:18
Ciao Ratatouille.

Innanzitutto Grillo non ha alcuna ambizione di potere personale, pertanto associarlo con Peron mi pare fuorviante o in malafede. Forse si tratta solo di una lezione di storia mal digerita. Beppe non è uno che ha fatto nascere un movimento, politico o antipolitico. È vero semmai che amplifica quello che tanta gente, con o senza di lui, pensa e dice da tempo, diventandone una bandiera. Differenza sostanziale. Peraltro una bandiera che - permettimi - fa i compiti a casa, ovvero che dice cose vere, propone alternative concrete, consulta personaggi che sanno quel che dicono (ti consiglio di vederti le interviste contenute nel secondo dvd di Reset) e organizza eventi! Per questo è scomodo e inviso ai partiti: sputtana a gran voce chi ha fatto male, dicendo come si potrebbe far meglio. Intollerabile, per una classe sedicente dirigente come quella che abbiamo in Parlamento. Peggio che intollerabile: rivoluzionario!

Se ne accorge la stampa straniera, ma tanti in Italia assumono una posizione di rifiuto ideologico. I politici e i direttori dei tg dicono che Grillo rappresenta l'antipolitica, e quindi così dev'essere. Madonna, ma con tutto il credito che date ai politici e ai loro lacchè dei (tele)giornali, sembrerebbe che fino ad ora abbiano portato l'Italia sulle vette d'Europa se non del mondo. Invece sono gli stessi cazzoni che hanno messo e continuano a mettere in merda l'Italia. Ma per te l'antipolitica si chiama Grillo. Una logica di ferro.

Tu poi associ chi si asterrà alle prossime elezioni ai parlamentari che si ritirarono sull'Aventino. A parte il fatto che il parallelo è sbagliato, ma è una tiritera che va avanti da tempo e si tratta di una stupidaggine immensa che non ti posso lasciar dire impunemente. La regola è: a ciascuno le responsabilità di propria competenza. Chi doveva fermare le camicie nere non erano i parlamentari, era l'esercito. Chi stava a capo dell'esercito, ovvero il re d'Italia, aveva la responsabilità di ordinare di respingere i quattro straccioni male armati partiti da Napoli. Fu avvertito mentre si trovava nella tenuta di San Rossore da un (mi pare) questore che gli chiese se doveva far stendere il filo spinato e piazzare qualche mitragliatrice sui punti di accesso della città. Il re negò l'autorizzazione. Pertanto l'associazione che stabilisci tu è formalmente, storicamente e anche politicamente sbagliata. Tanto quanto sostenere, ad esempio, che la responsabilità dell'eccidio delle Fosse Ardeatine sia dei partigiani e non dei nazifascisti.

Insomma, nessuno ha detto di voler star fuori dal gioco. Non voleva star fuori dal gioco chi andò sull'Aventino, non vuole star fuori dal gioco chi non voterà alle prossime elezioni. Capiamoci: non è mica che Veltroni o Berlusconi abbiano il monopolio dell'elaborazione di idee, progetti e speranze. Come dicevo: rigettare la complicità con questa classe politica e al contempo darsi da fare per farne crescere una diversa. Non vedo nulla di buttato lì per caso, non vedo rigurgiti antipolitici. Al contrario vedo un moto politico ben preciso, con delle mete molto chiare. Non mi stupisco che i politici si caghino sotto di fronte a questo. Mi stupisco piuttosto che ci siano tanti tossicodipendenti assuefatti alla politica dei Veltrusconi che ancora non hanno capito quanto vengono presi per il culo. O forse l'hanno capito ma a loro sta bene così, magari perché ci raccattano qualcosa?

Pensi che andando a votare potrai cambiare qualcosa di importante? Non lo pensavi anche prima del secondo governo Prodi? Non lo pensavi anche prima del primo governo Prodi? Magari lo pensavi quando D'Alema è diventato presidente del consiglio. Ma eccoci qua, sempre qua e sempre peggio.

Tu preferisci investire in quello che per me rappresenta solo l'ennesimo bla-bla, io preferisco concentrarmi su un'alternativa per il futuro. Ti rispetto anche se credo che sbagli. Per ora sarei onorato se tu riuscissi a fare altrettanto. Concretamente, ad esempio, smettendo di dire cose insensate tipo "chi non vota non può poi lamentarsi" (falso, l'astensione è una scelta, è un diritto che non lede in alcun modo l'altro diritto, ovvero quello di espressione), o la doppia scemenza "grillismo = antipolitica" (falso, non esiste un "grillismo", e se esistesse non rappresenterebbe l'antipolitica perché non chiama al disinteresse ma alla lotta informata).

Ciao.

4 Comments


leggo a volte il suo blog e spesso ha dei commenti interessanti
però ha commesso un errore:
l'Aventino non ha nulla a che fare con la Marcia del 22, perché risale al 24
http://it.wikipedia.org/wiki/Aventino/
Insegno storia alle medie e mi deve scusare il tono, ma non volevo bvacchettarla, saluti
Cristian Zanella


Salve Cristian. Mi ha sorpreso la forma di cortesia del Lei. Forse è stato il mio tono a infastidirti? Io continuo a darti del tu. Non mi dà fastidio incrociare le lame dialettiche e anche polemizzare, se necessario.

Dunque è proprio nel legame fra storia e politica che non ci troviamo d'accordo. Nel '22 quattro straccioni in camicia nera "invadono Roma". A quel punto, però, non siamo ancora in piena dittatura, tanto che nel '24 le opposizioni si ritirano sul colle dell'Aventino in segno di protesta. E chi disquisisce sulla concatenazione degli eventi? Io disquisisco sul fatto che sembri attribuire maggiore importanza e responsabilità politica alla forma di protesta parlamentare che non alla negligenza (meglio, collusione) del re coi fascisti. Tutto qui.
Se domani i leghisti, come Bossi annuncia, imbracciassero il fucile, proclamassero l'indipendenza della Padania con la forza o che altro, non sarebbe responsabilità - che so - dei Rifondaroli andarli a fermare. Sarebbe Napolitano, in qualità di capo delle forze armate, a dover spedire carabinieri e magari l'esercito. Almeno su questo siamo d'accordo?
E se per qualche sciagurata ipotesi i leghisti si impadronissero di Montecitorio, secondo te dovrebbero venire sgombrati armi in pugno da Mussi e Bertinotti?


dunque...
in ptimis:
ciao

tertium (non datur)
annamo avanti...
a) grillo ha ambizioni di potere personale, come tutti noi ed anzi più di noi, essendo persona che cerca la folla e soprattutto l'approvazione, e poi ho fatto un'associazione, un'analogia al peronismo più che ad un parallelo tra le due figure
b) beppe sta facendo nascere un movimento politico, le liste civiche da lui appoggiate, le proposte di legge ecc. sono tutte azioni politiche, e la politica è un gioco prettamente di potere;
c) circa lo sputtanare i partiti siamo vecchi abbastanza tutti e due per aver visto fior fiore di partiti nati "tra la ggente per la ggente" e finiti nella "casta" e quindi, consentimi, sono abbastanza vaccinato, e così pure ho visto e conosciuto santi, asceti e madonnuzze sante prendere un assessorato e non mollarlo più, costasse quel che costasse;
d) di tg ne vedo pochini assai, anzi uno lo vedo, il tg di la7, che se ha un occhi di riguardo lo ha proprio per chi sta fuori e non certo per il nostro arco non più molto costituzionale, e quindi il mio giudizio è ben poco formato dai pensieridi lacchè pseudogiornalisti che ignoro con grassa soddisfazione;
e) grillo è il lato peggiore della politica, il lato di quelli che "è tutto un magna magna e quindi io non ci sto", ben consapevole che il gioco è sporco ma anche consapevole che iniziare a giocare davvero significa andare incontro ad una sconfitta, allora preferisce stare fuori e criticare tutti gli altri; il problema che non stiamo parlando di risiko, qua i carrarmatini sono milioni di persone e dire "me ne occuperò quando sarà meno sporco" significa lasciare il gioco in mani veramente zozze;
f) non faccio riferimento solo a quei parlamentari che scelsero l'aventino, ma mi riferisco a tutti quelli che idealmente gli andarono dietro lasciando il campo al peggio del peggio, quelle "brave persone" che non si sporcano le mani, quelli che aspettano un momento migliore, quelli che "con questi non mi voglio mischiare perchè sono migliore di loro", quelli che preferiscono criticare e non fanno mai niente;
g) non penso che il mio voto cambi o sposti l'equilibrio,
è solo un voto,
un misero voto,
ma se avrò nuovamente un governo con bondi e gasparri, calderoli e tremonti (e consentimi: l'ultimo governo prodi ci ha deluso enormemente ma ho sufficiente memoria per ricordare cosa sono stati 5 anni di berlusconi, c'è una bella differenza, un'enorme differenza!) io almeno avrò la coscienza di averci provato, non sarò stato silenzioso in disparte, offeso perchè non sono stati approvati i dico e perchè non siamo venuti via subito dall'iraq (ecc. ecc.), io avrò fatto quello che posso contro l'ennesimo governo berlusconi, io potrò indignarmi con pieno diritto, io avrò il titolo per rifiutare l'italia leghistaberlusconiana perchè avrò veramente combattuto contro di loro, e chi sarà rimasto in attesa di un futuro migliore (quando? quando saranno morti per vecchiaia tutti questi? o forse quando grillo farà un suo partito e sarà al 51%?) avrà esattamente il governo che già ora sa che avrà,
il peggiore possibile.
te lo dico da ex di dp (ricordi dp?) lo abbiamo sempre detto che un mondo migliore è possibile,
cazzo lo dicevamo negli anni '70!
la realtà è che anche con il 70% dei voti il mondo possibile non è immediatamente possibile,
l'unica cosa possibile è fare qualsiasi passo anche piccolo per arrivarci,
un altro governo berlusconi significherebbe almeno una ventina di parsec in opposta direzione.
ciao


ratatouille 4 president

Speedy Gonzales

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