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Curzio in corto?

Posted by Max on 11:20
Di solito concordo con Curzio Maltese, oggi invece no. L'articolo pubblicato oggi su Repubblica prende una cantonata colossale, anche se mi sembra che contenga il barlume che dovrebbe metterlo in condizione di capire da sé la fonte della sua errata interpretazione. Per far questo, bisogna partire dal fondo del suo articolo, da un concetto che mi trova pienamente in sintonia.

Curzio chiude così il suo articolo: "È la politica che cambia le cose, e quella non c'è più". Sacrosanto. Ma non si può chiudere con una simile constatazione, bensì questa dovrebbe stare all'inizio di un ragionamento che individui responsabilità e alternative, altrimenti la constatazione in questione diventa autocommiserazione e qualunquista. Insomma, siccome la politica non c'è più dovremmo stare con Veltroni? Se questa è la logica conclusione di Curzio, allora le cose sono due: o ieri ha mangiato pesante e ha subito un corto circuito, oppure ho sbagliato io a giudicarlo in passato.

Se la politica non esiste più, di certo non è per causa divina. Chi doveva governare ha governato esclusivamnte il consenso. Chi doveva fare opposizione ha preferito fare altrettanto, accordandosi con chi governava. Quando l'opposizione è andata al governo ha preferito proteggere gli accordi sottobanco a scapito della legalità, della Costituzione, della democrazia e, in ultima analisi, della politica. Mi sembra ci siano fatti di non difficile interpretazione a supporto di questa mia opinione. Fatti, e persino dichiarazioni esplicite (Violante in Parlamento, video disponibile nel film "Viva Zapatero" e su YouTube).

Dunque se le cose stanno così, ne deriva che affidarsi a coloro i quali questa situazione hanno creato o contribuito a creare non ha alcun senso se non in chiave masochista. A questo punto la domanda è perfino scontata: e dunque? Caro Curzio, una volta assodato che Berlusconi e Veltroni (nominati a titolo simbolico come rappresentanti di una certa sedicente classe politica dirigente) sostanzialmente fanno parte di un sistema integrato e finiscono con l'essere funzionali non solo a se stessi ma anche l'uno all'altro, e una volta stabilito che la situazione è deteriorata - non solo per la fine della politica, ma perché la gente fa sempre più fatica a campare - a chi ci si dovrebbe rivolgere? In chi si dovrebbe confidare?

Maltese scambia per spettacolo o per semplice mal di pancia quello che invece è l'ansia e il relativo urlo di un bisogno che si fa ogni giorno più pressante. Non venire oppressi e dimenticati. La richiesta urgente e pressante di tornare a quella politica intesa come bene comune che non c'è più.

Ci si dovrebbe rallegrare del fatto che esistano Beppe, Marco e Sabina, e che in parlamento sieda Antonio. Senza di loro, l'urlo non si sfogherebbe più in maniera pacifica, parlando di dati, mandando a fare in culo un po' di gente (che comunque secondo me se lo merita) e cercando di costruire una alternativa democratica. Con tutta probabilità, invece, tornerebbe a sfogarsi con le P38. O peggio.

C'è modo per verificare chi ha ragione. Secondo Maltese, Di Pietro verrà costretto a dissociarsi, e a termine più lungo verrà ridotto allo 0,5% delle preferenze elettorali. Per il momento non si è dissociato, e io prevedo che l'Idv alle prossime elezioni prenderà un pacco di voti. Staremo a vedere. Per il momento, temo che riguardo a Curzio Maltese avesse ragione Massimo Mazzucco in questo suo articolo del 2007.

3 Comments


la politica e' morta
l'economia e' moribonda
e vi perdete in chiacchiere inutili come i pompini del nano
tu e 100 mila bloggers inutili
http://www.crossing.it/blogs/10e45/2008/07/08/el-clarin/
http://www.polisblog.it/post/1564/la-intercettazioni-berlusconi-carfagna-pubblicate-dal-clarin-una-bufala-ditelo-alla-guzzanti
http://www.zoopolitico.it/italia/rotfl-pdl-t200449.html?s=8c1e3723c898ec1e5aebf99d8ec54568&t=200449
http://k4zz1miei.blogspot.com/

sara' qualunquismo ma andate tutti a lavorare


La differenza tra persone serie e coglionazzi è che i secondi, pur essendo coglionazzi, non hanno i coglioni per firmarsi. E dunque ho impostato il blog in modo da moderare i commenti in arrivo. Se sono intelligenti li passo anche se sono anonimi. Se invece sono stronzate per di più anonime, li blocco e vaffanculo.

In quanto al commento precedente, il sottoscritto ha cominciato a lavorare d'estate a 14 anni. Poi 10 anni fa sono emigrato in un Paese civile e c'ho messo 3 settimane per trovare un buon impiego. Mai preso sussidi di disoccupazione. Tu, invece?

Se tanto mi dà tanto, oltre a ritenere che chi tiene un blog non abbia voglia di lavorare, mi sa che sei convinto anche che tutti i marocchini, sensgalesi e romeni portino via il lavoro ai figli d'Italia, che tutti i nomadi siano ladri e rapitori di bambini e che i proprietari dei cantieri facciano più che bene a non cacciare danè per la sicurezza, tanto a morire sono sempre i poveracci. La mentalità è quella. Quindi la risposta al tuo dubbio conclusivo è: no, non sei qualunquista. Sei solamente un cazzone.

Cordiali saluti.


beh,
l'anonimo ha ben sintetizzato il pensiero della maggioranza,
alla quale non gliene frega un cazzo se hanno fatto una ministra per pompini,
come non gli fregava un cazzo quando facevano ministro uno che comprava i giudici (inutile farne il nome, vero?).
intanto perchè:
1) per loro sono innecenti, anche dopo patteggiamenti e/o condanne definitive
2) perchè per loro i comunisti, mangiando i bambini, sono in ogni caso peggio
3) perchè c'è la crisi ed uno che ti fa capire che evadere le tasse è possibile, a prescindere è un santo
4) vedi 3) e vai a lavorare invece di farti le seghe mentali.

o sbaglio?

p.s.
ma l'america è lontana,
dall'altra perte della luna...

p.p.s.
quello che curzio voleva dire,
e concordo con lui,
è che grillo non è la cura per la grave patologia attuale,
semmai è indice di aggravamento,
la cura sarebbe un pd decente,
ma neanche questo abbiamo.

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