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scomode verità

Posted by Max on 13:09
torno a scrivere, dopo quasi un anno in cui ho dovuto, mio malgrado, occuparmi di cose che mi hanno messo in una condizione di tensione, di mancanza di serenità. ho approfittato di questa lunga pausa anche per cercare di capire una cosa. da qualche parte, infatti, era stato adombrato il sospetto che io mi lanciassi come un ariete, con aggressività, contro certe cose per una forma di sofferenza personale slegata dagli avvenimenti o dalle strutture e istituzioni a cui mi riferivo.
credo che a distanza di un anno, guardando quello che accade, la risposta sia chiara, ovvero: non è un cazzo vero. ho scritto, e probabilmente scriverò ancora, da incazzato duro per motivi che ritengo assolutamente fondati. mi incazzo perché sono scandalizzato, perché non si può tacere avvallando e avvallare tacendo. per dirla con don milani: "obbedire non è più una virtù"!

è il male tutto italiano col quale non riesco più a convivere, e che mi impedisce di pensare seriamente a ritornare. la gente non si scandalizza più, e se lo fa evita di dirlo, di dimostrarlo. per paura di ripercussioni negative, per rassegnazione, perché così fan tutti, perché se lo fai ti danno del radicale, estremista, terrorista (nientemeno). perché "fa brutto". a coloro che mi dicono che bisogna cercare di far quel che si può, che non si può buttare via il bambino con l'acqua sporca, devo chiedere: e il bambino quale sarebbe?

ieri i media riportavano un dato agghiacciante: nell'84 l'evasione fiscale su scala nazionale ammontava a un paio di decine di miliardi di euro. vent'anni più tardi l'evasione ha raggiunto i 240 miliardi di euro. finita la stagione del terrorismo, in questi vent'anni le cose si sono messo meglio o peggio?

secondo me, peggio e non solo per colpa del nano che altri non è se non la massima espressione di un modo di pensare tanto odioso e irresponsabile quanto dannoso per tutto il paese. lui è la quintessenza del malcostume italiano che è tanto più pericoloso quanto "moderato". il moderato non va a scippare la pensionata per avere 200 euro in più alla fine del mese. si "limita" a non pagare le tasse. poi pretende la strada bene asfaltata (dal comune, con i soldi pubblici ovvero con le tasse che lui non ha pagato). il moderato, questo gran figlio di puttana, vota contro la procreazione assistita ed è contro l'aborto terapeutico. se necessario, tanto, lui piglia l'aereo e va a farsi fare il servizio all'estero. il moderato di merda prima firma il programma dell'unione che comprende i pacs, ma una volta vinte le elezioni dice che hanno ragione i vescovi e sabota pure i dico. il moderato del cazzo si entusiasma per la manifestazione pacifista di roma che è uno schiaffo alla politica militarista e filo-americana di berlusconi, poi vince le elezioni e aumenta le spese militari come nessun altro prima di lui, acconsente all'ampliamento della base americana di vicenza, manda più truppe e armi d'attacco in afghanistan. il moderato bacchetta la gioventù che rimane in casa dei genitori troppo a lungo, che non crede più nella famiglia, che non fa figli, però poi gli sta bene la legge 30 che mette un esercito di giovani (e meno giovani) nella condizione di prendere salari da fame e senza neppure alcuna certezza sulla continuità del lavoro, perché questo gli permette di "risparmiare" sul costo della produzione. con quello che risparmia, poi, si compra la porsche invece di investire in innovazione. il moderato, di fronte a chi lo critica, ti guarda con l'occhio lesso da arrogante e, da dietro il baffo o meglio il baffino, ti dice: bisogna essere realisti, certe cose non si possono fare. ma allora, che ti venga un cancro, me lo dici prima delle elezioni.

ieri ho visto, tardi lo so ma meglio tardi che mai, il film di al gore "la verità scomoda". come si sa, il film parla del riscaldamento globale per cercare di sensibilizzare la gente. esiste una somiglianza palese tra la preoccupazione per l'ambiente e quello per la legalità e la giustizia in italia: in entrambi i casi, mettere la testa sotto la sabbia pensando che siano solo balle, che alla fine ce la caveremo lo stesso, che intanto basta che stiamo bene (o decentemente) la mia famiglia e io e degli altri chi se ne frega... tutte queste scuse non bastano più, non ci salvano. sul fronte dell'ambiente c'è stato el niño, non abbiamo fatto abbastanza e abbiamo poi avuto new orleans. il peggio deve ancora venire. per fine secolo ci aspetta la scomparsa di grandi città, inghiottite dalle acque. venezia tra queste, giusto per guardare in casa nostra. mancherà l'acqua al 40 per cento della popolazione mondiale, buona parte d'italia inclusa.

sul fronte dell'italia, se non riusciamo più a indignarci e a pretendere il cambiamento, l'evasione che è salita da 20 a 200 miliardi di euro salirà ancora e, alla fine, lo stato si dissolverà. come, è difficile da prevedere. ma di certo uno stato che si permette di offrire 570mila auto blu a una pletora di portaborse laddove stati come la francia o la germania (più ricchi e popolosi di noi) ne usano dieci volte di meno... non ha vita lunga. ma una dirigenza che non sia in grado di correggere questo andazzo e un popolo che non lo reclami e non lo imponga, forse non hanno neppure il diritto di essere entità nazionale.

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