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promesse, non minacce

Posted by Max on 10:58
sì, ho spedito il mio voto.a dire la verità l'ho spedito la mattina dopo aver scritto il post in cui mi chiedevo se davvero avrei imbucato o meno.



ho votato per l'italia dei valori, per di pietro. i motivi sono sostanzialmente due, anche se riconducibili allo stesso ceppo.
il primo, assolutamente importante: di pietro non candida gente condannata. come lui, solo altri tre partiti: rifondazione, comunisti italiani, verdi. tutti gli altri candidano gente con la fedina penale sporca, e questo me li rende invotabili a prescindere dal programma, dalla coalizione e da quant'altro.

il secondo, sono stato cresciuto credendo alla legalità. più volte ascolto gente riferirsi con sarcasmo al famoso tintinnar di manette, anche a sinistra. non si capisce perché il marocchino che ruba una mela debba finire in carcere, e il manager che rovina un'azienda fraudolentemente debba star fuori. per quelli di destra, invece: non si capisce perché si debba prendere a esempio l'america quando si tratta di libertà (?), di privatizzazioni, di pensioni e tutte queste balle qua, e improvvisamente si dimentichi che in america le frodi fiscali, le speculazioni indebite, gli insider trading, i falsi in bilancio vengono puniti con il carcere. altro che depenalizzazione! allora o gli stati uniti sono un esempio da seguire, o non lo sono.

il ritorno, o meglio l'approdo, al concetto di legalità viene prima di qualsiasi altra considerazione. candidare pregiudicati diventa una pregiudiziale negativa alla quale non mi sento di rinunciare. chi sbaglia paga, chi paga ha saldato il conto, ma a seconda del reato può non essere più considerato adatto a ricoprire ruoli istituzionali. non posso pensare che gente che ha patteggiato - quindi riconosciuto l'infedeltà allo stato - per reati di corruzione possa essere considerato candidabile, eleggibile, solo in base al proprio talento politico. insomma, il classico ragionamento "è infedele ma è un bravo politico" va rovesciato a 180 gradi. "sarà anche un bravo politico, ma è infedele e corrotto". pertanto, fuori!

io credo che chi procura danno alla comunità vada perseguito e che il semplice risarcimento non sia sufficiente. troppo facile inveire contro i centri sociali che spaccano una vetrina, e poi tornare in azienda e falsificare i bilanci fino a rovinare centinaia di famiglie, o evadere il fisco e quindi togliere risorse allo stato facendo soffrire maggiormente chi meno ha.

altro che coglioni che non pensano al proprio interesse.

detto questo, invito i pochi che mi leggono a far bene i propri conti. troppo facile il pensare ideologico. "voto così per buttare fuori berlusconi". si va bene, e poi? berlusconi ha fatto i propri interessi e ci ha tolto molto, in termini di ricchezza e di libertà. allora non si può pensare di sostituirlo con altra gente che ha già dimostrato di tenere più al proprio portafogli che non allo stato. questione di coerenza.

chiudo questo post affermando che se non avessi spedito così rapidamente, dubito che lo avrei fatto. con tutta l'incazzatura per gli errori fatti dalla sinistra al governo, e con l'incapacità di dire chiaro e tondo cosa si farà e cosa no, la mancanza di aggressività, i toni da sonnellino di prodi, l'innegabile verità riguardo alla difficoltà di composizione e accordo tra anime così diverse nella coalizione, per finire con i dispetti da asilo tra politici, negli ultimi giorni mi sono veramente stufato. la sinistra farà meglio a calcolare bene, perché se vince e sputtana anche questa possibilità di regolare un bel po' di cosette, alle prossime elezioni non ci saranno tommasi, danile e bruni e barbare che tengano. non è una minaccia, è una promessa.

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Io voterò rifondazione. ciao.

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